La recensione su Wicked: Parte 2

di Marco Poggi

7 stelle

La strega dell'Ovest non è così strega e la fata Glinda apre gli occhi sul fatiscente mago di Oz, il quale si rivela essere un ciarlatano che se la prende con i poveri animali del mondo fatato. Se c'è da applaudire qualcuno, in questo musical, quel qualcuno sono le protagoniste, Cynthia Erivo e Ariana Grande.

La cattiva strega dell'Ovest non è così strega, e nemmeno così cattiva, e la fata Glinda, un po' ingenua e manipolabile, apre gli occhi sul fatiscente mago di Oz, il quale si rivela essere un ciarlatano che se la prende con i poveri animali del mondo fatato e su Madame Morrible, crudele e viscida, che si rivela la vera cattiva della storia. Se c'è da applaudire qualcuno, in questo musical, quel qualcuno sono le protagoniste, Cynthia Erivo e Ariana Grande, che, nei ruoli di Elphaba e Glinda, oscurano tutto il resto del cast, anche Jeff Goldblum (il mago) e Michelle Yeoh (Madame Morrible). Fra canzoni orecchiabili, tematiche animaliste, tristi love story e inni all'amicizia, ne esce fuori un lungometraggio più che dignitoso. Si notano diversi collegamenti al classico "IL MAGO DI OZ", con Judy Garland, anche se Dorothy, in questo film c'è, ma non c'è, perché le inquadrano solo le gambe, con le scarpette non rosse, ma d'argento, addosso, sotrratte alla sorella disabile di Elphaba. Tutto si rimette a posto, come nel vecchio film, la "buona" fa la buona e la "cattiva" è costretta ad essere la cattiva, dove a emergere, stavolta è la buona Ariana Grande, benché Cynthia Erivo ha le sue scene. Tutte e due sono brave, il talento si nota, le canzoni stavolta, però, sono in originale, ma meno interessanti. Cosa manca? Forse, quell'approccio alla Harry Potter del primo film, perché qui si torna al vero racconto, dove si vede la storia di Dorothy in maniera diversa, dal punto di vista della cosidetta cattiva. E il classico film, con Judy Garland non si potrà più vedere come si faceva prima, dopo la visione di questo "WICKED PARTE 2", perché quegli eroi non sono più innocenti e dolci, ma duri e spietati, anche Dorothy. Eppure, la cosa è funzionale, si incastra bene nel puzzle della storia, peccato ci si dimentichi degli animali imprigionati, del principe Fiyero, che ad un certo punto, dovrà scegliare a chi cedere il cuore, del mago di Oz e delle macchinazioni di Madame Morrible, perché al centro ci sono solo le due protagoniste. Cosa positiva? Ai posteri e al pubblico l'ardua sentenza.

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