Espandi menu
cerca
The Mothman Prophecies. Voci dall'ombra

Regia di Mark Pellington vedi scheda film

Recensioni

L'autore

speedy34

speedy34

Iscritto dall'11 luglio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 744
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Mothman Prophecies. Voci dall'ombra

di speedy34
4 stelle

“Non mi interessava fare un film di mostri. Neanche di girare un film di fantascienza o di fenomeni soprannaturali. Descrivo i fatti come un mistero psicologico con delle sfumature naturalmente surreali” dichiara il regista Mark Pellington (“Arlington Road”) spiegando il suo approccio con una “materia” così pericolosa e misteriosa come le “vicende di Point Pleasant”. Dal 1 Settembre 1966 al 7 Novembre 1967, uno strano essere (Mothman - UomoFalena) generò panico ed isteria tra gli abitanti della cittadina nel West Virginia. Principale divulgatore della curiosa vicenda fu il giornalista americano John A. Keel che raccolse in 26 diversi racconti le testimonianze della popolazione: parlavano tutti di “un mostro con spaventosi occhi rossi e luminosi, che appariva improvvisamente, si avvicinava alle abitazioni e a volte sbirciava dalle finestre.”
Raccontata come se avvenuta nei nostri giorni, nel film “Mothman Prophecies” recita Richard Gere nei panni di John Klein, un cronista del Washington Post, che, in seguito alla tragica perdita della moglie, anni dopo si ritrova misteriosamente “trasportato” nella cittadina di Point Pleasant, dove appuntato l’apparizione dell’Uomo-Falena fa da presagio a numerose morti e disastri. Aiutato dal sergente Connie Parker (Laura Linney), John incomincia ad indagare sui misteriosi avvistamenti scoprendo di essere coinvolto in queste vicende più di quanto potesse immaginare.
Bisogna dare atto al regista Mark Pellington di avere affrontato la “spinosa” questione evitando effetti speciali o facili e gratuiti sensazionalismi che avrebbero nuociuto all’atmosfera “realistica” che pervade il suo film e lo rende maggiormente intrigante. Ma Pellington non è Hitchcock (il Maestro del brivido “casalingo” e possibile!) né Richard Gere ha la faccia da uomo “qualunque” alla James Stewart e così il quotidiano mistero che circonda le nostre vite si materializza sotto forma di “eventi soprannaturali” sui quali d’accordo che non si debba troppo discuterne ma tantomeno neanche annoiare con una regia lenta e scolastica.


Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati