Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Virzì anche in questo sequel del mitico "Ferie d'agosto" riesce sapientemente a raccontare la Storia da par suo, attraverso le storie dei suoi personaggi che riprendono in buona parte quelli del film originario
Ho sempre trovato interessante il modo di Paolo Virzì di raccontare la Storia attraverso le storie dei suoi personaggi, uno sguardo mai banale sui cambiamenti del nostro Paese con il giusto distacco ed ironia tipici dei suoi film. Non da meno mi è sembrato questo "Un altro ferragosto" che riprende, trent'anni dopo, l'incontro-scontro a Ventotene (durante le vacanze estive) di due famiglie di idee politiche e modus vivendi diametralmente opposti. Ma si sa che gli opposti tendono ad attrarsi, e così anche in questo episodio ci saranno le inevitabili contaminazioni reciproche (giusta, al proposito, la scelta del regista di inserire dei flashback del primo film per richiamare alla memoria i protagonisti di allora). Una pellicola gradevole, forse non originalissima, con il solito variegato (ed affiatato) cast che ripropone molti dei partecipanti del film capostipite. Bella, infine, l'idea di un ulteriore salto temporale mettendo a confronto l'ormai moribondo Silvio Orlando con gli esiliati di Ventotene del periodo fascista, in un poetico finale semi-onirico alla "Big Fish".
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