Regia di Edward Berger vedi scheda film
Dopo l'improvvisa morte di papa Gregorio XVII per un attacco di cuore il cardinale Lawrence viene incaricato di presiedere a uno degli eventi più segreti del mondo: il conclave per la selezione di un nuovo papa. Segreti inconfessabili e passati discutibili intaccheranno lo svolgimento del suo delicato compito.
Quando ho intrapreso la visione di questa pellicola non avevo né particolari pretese né, ammetto, grandi aspettative e invece sono stata piacevolmente sorpresa. Già a partire dalla suggestiva fotografia è subito chiaro e identificabile il genere a cui questa pellicola appartiene a cui fa il paio la lodevole sceneggiatura che lo compone.
Edward Berger, già regista di quel Niente di nuovo sul fronte occidentale (2022) (QUI LA MIA RECENSIONE) che anche tanto mi era piaciuto, crea un puzzle di situazioni inanellate da nodi che scioglie man mano che va avanti con la narrazione garantendo non solo una soglia di attenzione sempre alta dello spettatore ma anche un coinvolgimento totale dall’inizio alla fine.
Anche la presenza di un cast di attori comprimari valorizza la buona riuscita della pellicola. In particolar modo l’ottima interpretazione di Ralph Fiennes nella purpurea veste del cardinale Lawrence, affiancato da Stanley Tucci e Sergio Castellitto, tra gli altri e da una straordinaria Isabella Rossellini che riveste il ruolo di suor Agnes.
Nonostante i continui colpi di scena, che ad un certo punto risultano effettivamente anche eccessivi, e il finale sconvolgente e provocatorio, non necessario a stupire (il film lo aveva già fatto per tutto il tempo, e invece si è deciso di stupire gli stupiti) ma soltanto a chiudere un cerchio, il film indubbiamente funziona e si colloca perfettamente in quel genere thriller spesso citato a cui poche volte effettivamente si tiene fede.
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