Regia di Scott Derrickson vedi scheda film
Su Apple Tv Plus a partire dal 14 febbraio, The Gorge, tradotto malamente in italiano (che sorpresa!) con Misteri dal profondo, è un (improbabile?) mash-up di generi diversi ognuno dei quali, a sua volta, riproposti in un mix di altrettanti generi senza soluzione di continuità che coniuga assieme horror e fantascienza, spy story e thriller, action e romance.

Sceneggiato da Zach Dean , autore di La guerra di domani (e già questo doveva mettermi in guardia), famoso (o, a questo punto, famigerato?) per aver firmato alcune delle sceneggiature più “promettenti” degli ultimi anni ma poi mai realizzate (e quì ci sarà pure un perché per questo), The Gorge nasce dalla premessa di essere un film schizofrenico e di uno sfogo nato di getto durante il periodo della pandemia, buttandoci dentro tutto quello che l’autore immaginava potesse piacere ai produttori ma senza una vera strategia di pensiero ma che risultasse comunque spregiudico e/o appassionato.
Un incipit vagamente lovecraftiano, che ha fatto proseliti sia al cinema, nella serialità (Stranger Things, Dark, The Terror) che nei videogiochi (Silent Hill), quello di Misteri dal profondo, ultima pellicola di Scott Derrickson (L’Esorcismo di Emily Rose, Ultimatum alla Terra, Sinister, Doctor Strange, Black Phone) che si era già cimentato in riproduzioni infernali ai tempi di Hellraiser 5 – Inferno (2000) e che accarezza ormai da tempo il sogno di trasporre al cinema Paradiso perduto di John Milton, e che si prospettava, almeno sulla carta, come promettente e anche piuttosto ambiziosa, nella sua complessità di “ibrido” estremamente versatile, ma si arena quasi immediatamente nell’impossibilità di rielaborare tali generi se non in maniera troppo generica e/o superficiale.


La pellicola in realtà ha due soli protagonisti, Miles Teller (Footloose, The Spectacular Now, Whiplash, Trafficanti, Bleed - Più forte del destino, Top Gun: Maverick) e Anya Taylor-Joy (The Witch, Morgan, Split, Glass, Ultima notte a Soho, The Northman, Furiosa: A Mad Max Saga) nei panni di assassini dalla mira infallibile ma anche soldati alla deriva gravati dai sensi di colpa, assegnati in una missione segreta dove ognuno deve fare la guardia nelle rispettive torrette per un anno a una gola in un luogo segretissimo e isolato.
Teller suona una finta batteria ricordandosi delle sue esperienze in Whiplash mentre il personaggio della Taylor-Joy sembra riprendere in parte la Furiosa protagonista dell’omonima pellicola, soprattutto nella prima parte (quella più riuscita e d’atmosfera) mentre nella seconda, con la discesa nei meandri tetri e surreali della gola infernale popolata da mostri implacabile, il film esplode nella propria dicotomia di blockbuster mischiando soprannaturale e dark fantasy per un survival sparatutto che rievoca i videogiochi di ultima generazione ma che appare anche come copia scomposta (e al risparmio) di Annientamento di Alex Garland.

Specialmente in questo frangente esplode però anche il commento sonoro di Trent Reznor & Atticus Ross dei Nine Inch Nails (in passato autori di altre Ost quali quelle di The Book of Eli, The Social Network, Millennium - Uomini che odiano le donne, Gone Girl, Blackhat, Watchmen TV, Soul, Mank, Challengers, Sh?gun TV) ma che non salva un film che risulta come incompiuto e che fatica a ricostruire degnamento un quadro che si vorrebbe affascinante e suggestivo (vedi il “vuoto” riferimento agli Uomini vuoti di T. S. Eliot, ad esempio) ma che rimane come ingolfato dalle sue stesse ambizioni.
Un fantahorror interessante ma irrisolto, che vorrebbe apparire audace ma che poi finisce invece per perdersi nelle sue stesse suggestioni.
VOTO: 5
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta