Regia di Sang-soo Hong vedi scheda film
In Water (2023): locandina
CINEMA OLTRECONFINE
Un giovane attore decide di passare all'esperienza di regia e progetta di dirigere il suo primo cortometraggio presso un'isola rocciosa e battuta dal vento.
Invita in loco l'attrice protagonista ed il tecnico della fotografia, per i dovuti sopralluoghi e per cercare di impostare le inquadrature principali. Il giovane confida nel fatto che, una volta organizzati i primi sopralluoghi, la storia che intende raccontare, fino a quel momento solo abbozzata, gli si apra dinanzi in una serie di particolari illuminanti e necessari.
Ma la svolta della traccia narrativa stenta ad arrivare, ed i tre si dilungano tra pranzi frugali e l'asporto, resi necessari dai limitati mezzi economici di cui può disporre l'aspirante regista, e l'incontro con qualche persona del luogo.
In Water (2023): scena
In Water (2023): scena
Più che la ricerca di una storia, la presenza sull'isola si trasforma in una circostanziata riflessione sulle vite dei tre giovani impegnato nelle riprese di un'opera che stenta a nascere o a prendere forma.
Non è certo un caso se la maggior parte delle riprese a lunga veduta appaiono sfocate, come viste attraverso lo sguardo miope di un regista che non riesce a trovare una direzione verso cui volgere il proprio occhio.
Hong Sang-soo, regista sudcoreano minimalista meraviglioso, prolifico e profondo osservatore dei palpiti e dei sentimenti più privati che incalzano l'individuo a vivere una quotidianità spesso insoddisfacente o colma di incognite, continua il suo processo di spogliazione di contenuti ed orpelli, e scrive, dirige, produce, fotografa, musica e monta una storia che, mai come in questo caso, potrebbe definirsi autobiografica e privata.
In Water (2023): locandina
Una gioia perdersi nei discorsi solo apparentemente banali dei tre che si spartiscono una pizza sorseggiando cola. Un'ora e due minuti impiegati a catturare attimi di vita che incantano grazie alla purezza del messaggio che traspare da quella che, a prima vista, appare come la semplice banalità quotidiana.
Hong Sang-soo utilizza il fine sguardo indagatore e profondamente analitico di cui è dotato, tipico dell'individuo eletto che possiede il dono di cogliere la routine del sopravvivere trasformandola in arte di percezione dei sentimenti più vivi ed imminenti che colgono ogni individuo, e trasforma la quotidianità più bolsa e infilmabile in poesia sublime. Il fine cineasta interpreta e traduce questa fantastica metamorfosi attraverso lo sguardo e la percezione di ogni singolo spettatore, che si dimostri disposto a concedersi al piacere di questo magico gioco di sentimenti.
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