Regia di David Cronenberg vedi scheda film
L'ottuagenario Cronenberg ha perso lo smalto degli esordi, ma lo ha compensato con la morbosità. Qui sembra compiere un'espiazione autobiografica, in concomitanza con la scomparsa della moglie, e con le fantasie disturbate che, evidentemente, l'hanno accompagnata. Sterile e autoreferenziale, salva la implicita condanna della società del controllo.
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