Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Classico film alla Shyamalan che torna sul suo gradito tema della fine del mondo e lo fa con una storia di veggenti e sacrifici umani, giocando su cliché da Ai Confini della Realtà imbevuti in una componente lgbt piuttosto ruffiana (in quanto irrilevante sulla storia). La resa finale è buona, la tensione pressoché costante, grazie all'attesa degli aventi e all'impostazione modalità Panic Room. Ottima la resa degli attori. Colpisce nel segno la trasformazione del ciclopico wrestler Bautista, chiamato a interpretare un ruolo serafico e calmissimo (davvero bravo e ben diretto). Bella gestione del materiale e, in tutta probabilità, con budget irrisorio. Incasso non da urlo. Una candidatura ai Saturn Award quale miglior thriller della stagione (premio poi andato a Oppenheimer).
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