Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Divorzio all'italiana è una critica satirica alla società italiana degli anni '60, in particolare del Sud Italia, e alle sue vecchie leggi, e segue le vicende storia di un barone siciliano che, non potendo divorziare, si inventa un piano per uccidere la moglie e sposare l'amante, sfruttando la legge del delitto d'onore ancora in vigore. Il film mette evidenziw l'arretratezza legislativa e il maschilismo dell'epoca, mostrando come il divorzio fosse un concetto impensabile. La regia di Pietro Germi è innovativa nell'uso del linguaggio cinematografico per esprimere il punto di vista del protagonista, Mastroianni, e la critica sociale, includendo flashback, accelerazioni e un uso espressivo delle inquadrature. La recitazione di Marcello Mastroianni è eccezionale, con il suo barone Fefè che è diventato una maschera iconica, ispirata in parte a Germi stesso,.e che ha segnato un punto altissimo nella sua carriera. La sua interpretazione è uno dei suoi più granfi successi da attore, e contribuisce a creare il personaggio di un uomo con tic e un linguaggio specifici, immerso nell'ipocrisia della società siciliana. La sceneggiatura è un capolavoro di satira sociale e umorismo nero, incentrata sull'ipocrisia morale e l'arretratezza legislativa dell'Italia dell'epoca. La fotografia in un bianco e nero è perfetta, e sottolinea l'atmosfera opprimente della Sicilia rurale, con un uso innovativo di montaggio e flashback. Capolavoro della commedia italiana.
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