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Un corps sans vie de 19 ans

Regia di Mosco Boucault vedi scheda film

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La recensione su Un corps sans vie de 19 ans

di fratellicapone
7 stelle

...un film/documentario sulla breve e sfortunata vita di una ragazzina dell'est europeo che finisce nel giro della prostituzione...

Il corpo senza vita è quello di Ginka e giace su un lurido materasso in un lurido vicolo parigino, vicino alla ferrovia. E’ in un tappeto di siringhe, profilattici, vomito e altre deiezioni umane e tutto quello che la risacca di vite allo sbando porta con sé.. La ragazza è ferita con molte coltellate e ad ucciderla è stato un tossico per pochi spiccioli. Il giornali riportano in risalto la notizia. La polizia cattura l’assassino e Philippe Broussard, il regista, è mosso da una particolare empatia verso questa sventurata ragazza. Conosce il procuratore che ha avuto affidato il caso che gli mostra un piccolo diario che la ragazza teneva; è un diario di una ragazzina, pieno dei suoi pensieri adoscenziali e dei suoi desideri. Questo diario e la ragazza che da esso traspare induce il regista a ricostruire la vita, peraltro così breve, di Ginka. E’ quasi come un atto riparatore verso Ginka la cui esistenza non può ridursi a quel corpo martoriato.

Con grande puntigliosità e anche con grande coraggio ripercorre la vita di Ginka che è nata in Romania da una famiglia molto povera e vive in un piccolo centro in una realtà tristissima che non offre nulla. Verrà sedotta da un uomo che la porterà a prostituirsi in varie città europee fino a trovare il suo destino in rue del la Cloture.

E’ un film senza sbavature moraleggianti, il regista ha percorso la vita e gli incontri della ragazza con autentici criminali che la gestivano come fosse una cosa.

Dopo la proiezione il regista ha raccontato anche dei pericoli corsi nell’avvicinare tali personaggi e ha spiegato che il meccanismo che spinge una ragazza come Ginka a passare dall’infanzia alla prostituzione è in genere la grande povertà dell’ambiente di provenienza e il sogno di una vita diversa. Quindi si innamora di un criminale che si presenta con una macchina lussuosa, la porta in giro per qualche giorno facendole sognare una vita diversa e poi, dopo che è innamorata di lui, la fa prostituire. Infatti Ginka nel diario dichiara il suo amore per quello che l’ha ridotta in quello stato.

Il film, come di consueto, l’ho visto all’Istituto culturale francese di Palermo (con sottotitoli)

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