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Povere creature!

Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film

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La recensione su Povere creature!

di ANdaMI
9 stelle

Spiritoso, esplicito, profondo nel suo essere bizzarro, fiabesco e fantasioso ma a tratti inquietantemente sadico, tutto questo è "Povere creature!", il nuovo film di Yorgos Lanthimos.

 

locandina

Povere creature! (2023): locandina

 

Premiata all’ottantesima edizione del Festival del cinema di Venezia con il Leone d’oro al miglior film, vincitrice di ben due Golden Globe e attualmente (febbraio 2024) candidata ad undici Premi Oscar, la pellicola vede Emma Stone interpretare Bella Baxter, donna dal passato misterioso che ha deciso di togliersi la vita nonostante fosse in stato di gravidanza. Ritrovata da uno scienziato pazzo, il dottor Godwin (Willem Dafoe), verrà riportata in vita da un esperimento che prevede il trapianto del cervello del feto nel cranio della madre. Questa specie di nuovo mostro di Frankenstein ha così il corpo di un’adulta ma la mente di una bambina. Cresciuta psicologicamente con il passare del tempo, Bella farà la conoscenza del lussurioso Duncan Wedderburg (Mark Ruffalo), che la spinge a fuggire con lui per esplorare il mondo, assecondando un impulso che la giovane covava da molto tempo nonostante fosse stata promessa all’assistente di Godwin, Max McCandles (Ramy Youssef). Le avventure vissute da Bella plasmeranno per sempre la sua visione del creato e della vita. La trama del film è basata sull’omonimo romanzo del 1992, scritto da Alasdair Gray e rimaneggiato dallo sceneggiatore australiano Tony McNamara, che già aveva lavorato con Lanthimos ai tempi de La favorita.

 

Emma Stone, Mark Ruffalo

Povere creature! (2023): Emma Stone, Mark Ruffalo

 

È molto difficile inscrivere Povere Creature! all’interno del sistema dei generi. Certamente le scelte dei dialoghi spingono a classificarla come commedia (una commedia molto divertente) ma il dramma non manca mai del tutto e le tinte grottesche sono assai marcate, per non dire inquietanti. Ma Povere Creature! è anche un film di fantascienza. Fantascienza steampunk per la precisione, in quanto pur essendo ambientata nell’Età Vittoriana (quindi Ottocento) presenta tecnologie inesistenti tanto per l’epoca quanto per i giorni nostri. E come dimenticare la componente erotica? Pieno zeppo di scene di sesso molto molto esplicite, il film non nasconde i piaceri carnali e nemmeno il sangue o la violenza quando serve. Un vivace e strimpellato mix di più componenti, questo è il fantastico (letteralmente) film del regista greco. Un film costruito e modellato intorno alla sua protagonista. Bella Baxter è in assoluto uno dei migliori personaggi interpretati dalla Stone. È affascinante, piena di vita e voglia di sperimentare, con la vera e propria curiosità di una piccola creatura innocente. Estremamente diretta, sincera e senza peli sulla lingua, Bella non sembra temere nulla e nessuno, si sente libera di essere sé stessa in barba alle convenzioni sociali e sessuali. Non conosce il mondo in cui vive, ne ignora i costumi e proprio questo la rende capace di stupirsi di tutto, sia quando vive belle esperienze che quando si scontra inevitabilmente con le brutture della civiltà umana. Il carattere sfrontato della giovane resuscitata è seguito a ruota dalla magnifica regia di Lanthimos, che mai si nasconde ed anzi mostra tutto il possibile. Anche se, a dirla tutta, questo sfoggio estremo del grandangolo, dopo l’eccessivo uso che ne viene fatto, forse stanca un pochino. Il film risulta volgare, sanguinolento e ai limiti del pornografico e proprio in questo sta il suo fascino. Se Bella vive una vita libera dai pregiudizi, all’insegna del piacere e della ricerca del vero sé, perché mai la macchina da presa non dovrebbe fare altrettanto? La messa in scena è complice delle scoperte della giovane anche sul lato scenografico. Il mondo esplorato da Bella è sicuramente simile al nostro ma modificato quanto basta da renderlo sconosciuto anche allo spettatore, che può dunque stupirsi all’unisono con lei. La performance attoriale della Stone è da applausi, il dover impersonare una mente in continua evoluzione ma bloccata dalla nascita in un corpo già adulto è impresa assai ardua, ma la passione dell’attrice è stata decisamente all’altezza del compito. Molto ben definiti sono poi tutti gli altri personaggi. Tutti hanno qualcosa da dire o anche solo da mostrare a livello estetico e tutti arricchiranno il viaggio di Bella e noi insieme a lei. Molto curate sono poi la fotografia e le musiche.

 

Willem Dafoe

Povere creature! (2023): Willem Dafoe

 

Lanthimos ha portato su grande schermo un film strano, eccentrico ma che inneggia alla vita, alla crescita, alla libertà. La contorta nota femminista percepibile nello scorrere degli eventi e nelle battute di Bella potrebbe dare scandalo in quanto sceglie di apparire in una forma assai poco convenzionale. Ma la normalità spesso annoia, Povere creature! invece diverte, fa riflettere e intrattiene visivamente ad ogni stacco di montaggio.

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