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Everything Everywhere All at Once

Regia di Dan Kwan, Daniel Scheinert vedi scheda film

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La recensione su Everything Everywhere All at Once

di Marco Poggi
7 stelle

Le disavventure di una proprietaria cinese di una lavanderia a gettoni, sull'orlo del divorzio e con la figlia che fa coming out. Viene sballottata da universo all'altro, nei quali assume atteggiamenti e vestiti diversi. Siamo di fronte a una vera e propria follia multiversale, dove c'è anche posto per stravaganti coreografie di kung fu.

Le disavventure di una proprietaria cinese di una lavanderia a gettoni, sull'orlo del divorzio e con la figlia che fa coming out. Viene sballottata da universo all'altro, nei quali assume atteggiamenti e vestiti diversi. Siamo di fronte a una vera e propria follia multiversale, dove c'è anche posto per stravaganti coreografie di kung fu che ricordano quelle del Jackie Chan più brillante (mi chievevo, però, perché lui non compaia affatto, ci starebbe stato benissimo, visto che nel cast figura anche il James Hong di "GROSSO GUAIO A CHINATOWN", nel ruolo del nonno). Michelle Yeoh è brava a calarsi nei panni della protagonista, debole e forte a momenti; la segue a ruota una Jamie Lee Curtis scatenata e bizzarra, specie nelle scene delle dita a forma di würstel. Oscar alla protagonista, a Jamie Lee Curtis e a Ke Huy Quan (che non si vedeva dai tempi de "I GOONIES", quand'era bambino), anche se forse il film è un pò sopravvalutato. Brava anche Stephanie Hsu, nella parte della figlia/antagonista, che indoss tutti quei costumi strani e buffi. James Hong è l'attore cinese più utilizzato negli States, fa la sua parte bene, anche se spesso lo si confina in una sedia a rotella. Originali le flessioni di Michelle Yeoh, dove l'attrice si appoggia ai mignoli, simpatuco Ke Huy Quan quando passa dall'essere timdo ad essere serio e marziale, grottesca Jamie Lee Curtis, che si lascia andare a diverse scene, anche intime con la Yeoh. E' un film stravagante, che tocca anche la fantascienza, di Kubrick, i film Pixar ("RATATOUILLE") e le ciambelle (?) dei McDonalds, oltre alle arti marziali e alla famiglia vista come qualcosa di unito. Forse sceglie una via contorta, ma il messaggio è assai chiaro e distinto. Michelle Yeoh più invecchia, più diventa brava, e non solo a praticare le arti marziali, di cui è esperta.       
 

 

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