Espandi menu
cerca
Elvis

Regia di Baz Luhrmann vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Malpaso

Malpaso

Iscritto dal 15 giugno 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 13
  • Post 1
  • Recensioni 412
  • Playlist 6
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Elvis

di Malpaso
9 stelle

Esploratore frenetico ed instancabile dello stretto legame tra linguaggio sonoro e ritmo visivo, Baz Luhrmann col passare degli anni non ha abbandonato quella spinta giovanile e sperimentale che ne ha caratterizzato la carriera. Guardando Elvis, piuttosto, sembra di trovarsi di fronte all'ultima tappa di una ricerca lunga una vita, il lavoro più raffinato ed equilibrato di un autore che non ha mai avuto paura di mettere alle due estremità di una fune la suggestione visiva, al limite tra buon gusto, kitsch ed una certa dose di tamarraggine, e l'amalgama musicale post-moderna: dai ruggenti anni '20 de Il grande Gatsby, raccontati anche con le sonorità di Jay-Z, passando all'incessante confondersi tra tradizione e futuro di Moulin Rouge e Romeo + Giulietta, Luhrmann si conferma un autore unico nella capacità di impacchettare un prodotto fresco e coeso, dove musiche ed immagini non si mangiano a vicenda, ma dialogano costantemente al servizio dell'emotività dello spettatore.

 

Per un regista così attento all'aspetto musicale e, ancor di più, a come esso possa far dialogare il nostro presente col passato della messinscena, Elvis pare appunto una tappa obbligata, viste anche le radici artistiche del cantante, ovvero quel rhythm and blues proprio degli afroamericani, in tempi di segregazione, dal quale sarebbero nati in seguito i vari rock and roll, soul, hip hop etc.; ambienti musicali che lo stesso autore affronta in alcune sue opere (per non dimenticare la serie The Get Down). Oltre che un facile assist rispetto a problematiche sociali ancora attuali, Elvis dà a Luhrmann la possibilità di abbracciare una sorta di alter-ego artistico, elevarlo e costruire così una vera e propria epopea cinematografica, una lezione su come si racconta la vita di un musicista al cinema. La regia estremamente dinamica, attenta a distillare i dialoghi solo se indispensabili (perché l'immagine ha la precedenza, soprattutto se d'impatto), preferisce avanzare nella narrazione della storia toccando le informazioni biografiche essenziali, esplorando il rapporto ambiguo tra il cantante ed il proprio manager, un Tom Hanks eccezionalmente viscido, e sfruttando al massimo la carica evocativa dei capolavori di Elvis Presley, qui interpretato dal bravissimo Austin Butler, capace di renderne tutta la carica esplosiva ed elettrizzare l'atmosfera.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati