Regia di Giuseppe Fiorello vedi scheda film
Buona prova di esordio di Beppe Fiorello nelle vesti di regista, alle prese con una storia di atavica ignoranza nella Sicilia di inizio anni '80
Nella Sicilia del 1982, in concomitanza con i Mondiali di calcio, due adolescenti scoprono le conseguenze dell'amore in un contesto dove però l'omosessualità è ancora un tabù e palesarsi tali un rischio anche per la propria incolumità. C'è un modo delicato ed al tempo stesso deciso da parte del neo-regista Beppe Fiorello nell'affrontare una storia (ispirata ad un reale fatto di cronaca di inizio anni '80) che ondeggia permanentemente tra passione e dramma, senza però eccessi e macchiettismi nè nell'una che nell'altra parte. Aiutato in questo da due giovani protagonisti perfettamente affiatati (ma tutto il cast si dimostra all'altezza, a partire dai rispettivi genitori che "non possono" accettare, in una realtà di provincia chiusa e retrograda, che un'amicizia tra due ragazzi si trasformi in qualcosa di diverso). Peccato che alcuni dialoghi, e non solo per l'utilizzo del dialetto, siano fin troppo sfuggenti, mentre ottima si rivela la fotografia di un'assolata Sicilia rurale.
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