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Dietro le apparenze

Regia di Seth Jarrett vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dietro le apparenze

di PC1979
4 stelle

Dietro le Apparenze – Quando la realtà supera la finzione

Ci sono film che riescono a scuotere lo spettatore con tematiche forti e attuali, altri che scivolano nella trappola della prevedibilità: Dietro le apparenze il thriller di Lifetime ispirato alla vera storia di Noela Rukundo, appartiene purtroppo a questa seconda categoria.

Una storia vera che merita più profondità

Il film Dietro le apparenze trae ispirazione dal caso scioccante di Noela Rukundo, una donna che nel 2015 riuscì a sopravvivere a un tentativo di omicidio ordinato dal marito, fingendo la propria morte e smascherando il colpevole. Una vicenda incredibile, ricca di tensione e dramma umano, che sulla carta aveva tutti gli ingredienti per un racconto cinematografico avvincente.

Tuttavia, la trasposizione di questa storia reale in Dietro le apparenze non riesce a restituire appieno la gravitas degli eventi, preferendo un registro narrativo più spettacolarizzato e a tratti forzato. Il risultato è un thriller televisivo che punta su colpi di scena telefonati, piuttosto che su un approfondimento psicologico convincente dei suoi personaggi.

Meagan Good

Dietro le apparenze (2021): Meagan Good

Un thriller che non convince del tutto

Meagan Good interpreta Jade, una donna apparentemente perfetta: carriera di successo, marito rispettato e una figlia adorabile. Ma dietro la facciata, la sua vita è un inferno a causa del marito Ed (Chiké Okonkwo), un chirurgo possessivo e abusivo. Quando Jade scopre che Ed ha assoldato un sicario per ucciderla, mette in atto un piano per incastrarlo, inscenando la propria morte e tormentandolo fino a portarlo alla rovina.

L’incipit del film Dietro le apparenze è forte e promettente, con una scena iniziale carica di tensione. Tuttavia, il racconto si appiattisce rapidamente in una sequenza di eventi poco credibili, con svolte narrative che sembrano più vicine a un dramma vendicativo che a un racconto di sopravvivenza basato su fatti reali.

Se da un lato è apprezzabile il messaggio di denuncia nei confronti della violenza domestica, dall’altro la costruzione del villain è eccessivamente caricaturale. Ed è dipinto come un mostro senza sfumature, e il suo progressivo crollo psicologico non è sviluppato con sufficiente profondità. Anche il piano di Jade, per quanto intrigante sulla carta, si affida a troppe coincidenze e forzature che ne minano la credibilità.

Un’occasione mancata

Meagan Good offre un’interpretazione solida, riuscendo a trasmettere sia la paura che la determinazione del suo personaggio. Chiké Okonkwo, nonostante la sceneggiatura bidimensionale, riesce a rendere Ed sufficientemente inquietante. La chimica tra Good e La’Myia Good (sua sorella anche nella vita reale, qui nel ruolo di Leigh) funziona, ma non basta a risollevare un film che procede con il pilota automatico.

Dietro le apparenze aveva il potenziale per essere un film thriller psicologico intenso e coinvolgente, ma si perde in una narrazione troppo semplicistica e artificiosa. Nonostante l’importanza del tema trattato e alcune buone interpretazioni, il film non riesce a uscire dai binari del classico TV movie. Due stelle su cinque per il tentativo, ma resta il rimpianto per quello che avrebbe potuto essere un racconto molto più incisivo e memorabile.

 

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