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Viaggio a Tokyo

Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film

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La recensione su Viaggio a Tokyo

di Carlo75
10 stelle

Due anziani si mette in viaggio dalla provincia a Tokyo per andare a trovare i figli, ma scoprono che sono troppo impegnati con le loro vite per dedicare loro il tempo e l'affetto sperati. Viaggio a Tokyo si incentra sulla crescente distanza tra la vecchia e la nuova generazione, i figli, ormai affermati nella Tokyo moderna, sono troppo presi dalle loro vite per potersi dedicarsi ai genitori che si sentono di troppo. Ozu fa una critica sottile alla società giapponese del dopoguerra, che, pur essendo in rapida modernizzazione, sta perdendo i suoi valori tradizionali e la sua umanità, rendendo il dolore e gli affetti superficiali. Nonostante il dolore, i genitori affrontano questa situazione con grande dignità e saggezza, e il loro viaggio diventa una bellisdsima metafora della vita stessa e della consapevolezza del tempo che scorre. Il film è un addio a un Giappone più semplice e autentico, che ormai si è trasformato con le pressioni della modernità. Ozu utilizz una una macchina da presa particolare, e la posiziona ad un'altezza bassa, simulando così la prospettiva di chi è seduto sul tatami, e questo crea un'immersione immediata nell'intimità e nella quotidianità dei personaggi. Il regista evita eccessi narrativi o drammatici. Le scene sono composte da dialoghi e gesti apparentemente ordinari, ma carichi di un profondo significato emotivo. La nuora Noriko (Setsuko Hara) è l'unica a dimostrare sincero affetto. La sua gentilezza e la sua dedizione sono un faro di umanità in un contesto di distanza e individualismo, e la promessa del matrimonio finale le dona una speranza per il futuro. A differenza di molti drammi, Viaggio a Tokyo non offre una morale esplicita. La fine del viaggio di Tomi non porta a un miglioramento o peggioramento generale, ma sottolinea un semplice, seppur prezioso, atto di gentilezza e la possibilità di trovare un nuovo inizio. Il film ha un simbolismo molto interessante, l''orologio, dono dell'anziano marito a Noriko, che rappresenta il tempo che scorre, il passaggio di testimone e la possibilità per Noriko di dare una direzione felice e armoniosa alla sua vita, un futuro che i figli non possono più offrirsi pienamente.  Ve lo consiglio vivamente per la sua straordinaria profondità emotiva e riflessione universale sul tempo che passa, le dinamiche familiari e la transizione generazionale, tutto presentato con uno stile registico unico che ti immerge nella quotidianità e ti connette con sentimenti universali di amore, perdita e accettazione. È un capolavoro assoluto che trascende le barriere culturali. 

scena

Viaggio a Tokyo (1953): scena

scena

Viaggio a Tokyo (1953): scena

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