Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Come spesso avviene con i film di M Night Shyamalan, ci troviamo alle prese con un film dall'interessante soggetto e dalla buona messa in scena che pare decollare in ogni momento salvo non farlo mai.
Il budget e le scenografie sono limitate e fanno forza sullo scorcio incantevole di una spiaggia di Santo Domingo. Protagonisti sono i componenti di un gruppo eterogeneo di soggetti che si ritrovano abbandonatii su un'isola delimitata da barriere naturali e soggetta a forze e campi magnetici del tutto sconosciuti all'esperienza umana, Per imprecisati motivi, inoltre, le cellule animali si riproducono tanto velocemente da provocare l'invecchiamento precoce degli ospiti dell'area. Un buono spunto, dunque, che Shyamalan non riesce a sviluppare anche a causa di un'innumerevole sequela di buchi narrativi. Anche gli effetti speciali non sono dei migliori (si notano poco gli effetti del tempo che passa, eccetto che sui ragazzini). Ne viene fuori un film incentrato sul clima di sospetto, sui rapporti interpersonali e sul tema della vita e della morte in attesa del colpo di scena finale che dovrebbe stupire e invece appare posticcio (è tutta una sperimentazione per testare i farmaci nel tempo!?). Una buona partenza destinata a calare alla distanza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta