Regia di Jon Amiel vedi scheda film
"Entrapment" deve grandissima parte della sua fama a quella dei due protagonisti, su questo non ci piove: indipendentemente dagli sforzi del regista Amiel, la pellicola si basa sui volto di Connery e quello della Zeta-Jones (di quest' ultima si ricorda particolarmente anche il fisico: chi se la scorda la sequenza in cui si allena passando sotto i fili rossi a casa di Mac? Il fondoschiena della bella Catherine è stato sempre il cavallo di battaglia della pubblicità di "Entrapment" quando lo propongono in tivù). L' alchimia tra l' ex agente al servizio di Sua Maestà e la ballerina di "Chicago" è piuttosto convincente. Un poco forzata però l' idea di un settantenne agile come un gatto e che vive in un castello straumido, ma d' altronde Sean è da sempre un' icona, una figura che è riuscita a divenire l' immagine di un uomo che più invecchia, più diventa fascinoso. La trama parte semplice, per poi ingarbugliarsi parecchio: Mac è considerato uno dei ladri più abili del mondo. Dopo un furto, un' investigatrice pensa che sia stato proprio Mac e si mette sulle sue tracce. I due cominceranno così a conoscersi, innamorarsi e incasinarsi a vicenda, in un crescendo di sentimento e azione. Trama di certo non perfetta, ma comunque la si lascia scorrere. Connery comvince abbastanza, sempre elegante e raffinato nei suoi atteggiamenti da rubacuori di una ragazza che potrebbe essere sua figlia (tra l' altro, sono entrambi del Galles, mi sembra). La sventola in questione, Catherine Zeta-Jones, è quasi quasi migliore di Connery, pare più credibile. "Entrapment" tutto sommato è un filmetto carino, lo si può guardare senza troppi problemi.
Qualche cosa qua e là.
Non essenziale, ma comunque se la cava.
Ci sta.
Bella e forse la migliore.
Buono, non il migliore Connery ma comunque passabile.
Piacevole.
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