Regia di Costa-Gavras vedi scheda film
Non convince del tutto questo lavoro di Costa-Gravas, volutamente troppo concentrato sugli aspetti politici della crisi greca (scelta comunque coraggiosa e ben rappresentata), lasciando sullo sfondo le conseguenze economiche e sociali di un Paese sull'orlo della bancarotta
Costa-Gravas gira un film che trascura volutamente gli aspetti sociali ed economici della crisi greca di dieci anni fa, quando dopo anni di tagli economici il neo governo di Tsipras paventò l'uscita dall'euro, e si concentra sul duro negoziato con l'Unione Europea (e soprattutto con la Germania del "falco" Schauble) portato avanti dal ministro dell'economia Varoufakis. Una scelta coraggiosa ma che zavorra notevolmente il film, in grado di appassionare chi mastica un pò di economia, finanza e politica, ma sostanzialmente portandolo più verso un documentario alla Moore che ad una pellicola per il grande pubblico. Resta comunque uno dei pochi ad aver affrontato un tema così controverso, e di questo gli va dato atto, oltre che ad aver saputo mantenere un certo pathos nonostante tema e durata non depongano a suo favore. Valeria Golino interpreta la moglie di Varoufakis in un ruolo che definire marginale è fin troppo eufemistico.
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