Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Kubrick, in questo film, ci ha offerto una visione dell’uomo moderno: una sanguisuga beatamente insensata del governo. Ancora più importante, ha fornito un’analisi di come siamo arrivati ??a essere così: attraverso gli effetti dell’incessante bisogno umano di controllarci a vicenda. La somma totale delle avventure e delle interazioni di Alex è il fatto che giace a letto fisicamente incapace, balbetta come un bambino piccolo, con il governo che gli ficca cibo nella bocca. Quindi Alex potrebbe ritenersi “guarito” dal suo disturbo antisociale di personalità, ma lo è davvero? Nella scena finale immagina di fare sesso, a prima vista un potenziale trionfo della libertà individuale. Ma se guardiamo più da vicino possiamo osservare che si tratta di una vera e propria scena di sesso relativamente docile, con, soprattutto, una piccola folla di persone ben vestite che guardano con approvazione. Le avventure di Alex, a quanto pare, hanno soppresso la sua brutalità in favore di una sessualità più domata, una libido approvata dai benestanti. Una libido, in altre parole, più familiare a noi abitanti della società moderna, soggetti anche alle molteplici fonti di controllo – la religione, il nucleo familiare, la politica, le forze dell’ordine – che agiscono su Alex e lo lasciano un soggetto svogliato. È una buona cosa che l'orribile immaginazione di Alex sia stata annacquata fino a fantasticare sul sesso felicemente consensuale e approvato dalla borghesia? È una brutta cosa? Penso che dobbiamo noi stessi, come spettatori, concludere che non è né l'uno né l'altro: Kubrick, come sempre, è un osservatore imparziale, senza né simpatia né animosità per Alex. Il suo progetto, piuttosto, è quello di mostrarci attraverso la sua lente d'ingrandimento che, nel bene e nel male, le forze che modellano le nostre menti sono caratterizzate da ipocrisia, avidità e interesse personale.
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