Regia di Scott Mann vedi scheda film
Scempiaggine che fa rimpiangere non dico classici intelligenti e misurati con terroristi in occasione di grandi eventi sportivi nelle arene con decine di migliaia di spettatori quali "Panico nello stadio" di Larry Peerce o "Black Sunday" di John Frankenheimer, ma persino titoli di consumo più recenti e professionali di Peter Hyams con Jean-Claude Van Damme.
Qui invece non funziona proprio nulla anche sotto il profilo puramente del dozzinale e dell'azione maggiormente stereotipizzata, con i soliti bastardi e malvagissimi terroristi di una repubblica russa secessionista ovviamente ispirata a decacolmania (per come la possono immaginare gli americani), della Cecenia, al comando di uno sprecatissimo Ray Stevenson generale rivoluzionario psicopatico, e macchietta da Looney Tunes di ogni simile personaggio che lo ha preceduto, e interpretato nei modelli ben migliori del genere, da interpreti britannici tipo Alan Rickman o Jeremy Irons.
La sceneggiatura è pessima, così come i dialoghi che sono una summa possibile del ridicolo e del telefonato in ogni situazione, non manca neppure il personaggio dell'arabo iracheno britannizzato steward dello stadio, buono e naturalmente comico/simpatico, che riesce a fare scappare le migliaia di persone del pubblico di un intero settore dello stadio e salvarle da un esplosione al plastico, gridando "Allah Akhbar!" e facendosi passare per un terrorista islamico kamikaze con corpetto bomba.
D'altronde pure la ridicolizzazione degli spunti da eventi di poco precedenti del terrorismo internazionale come il Bataclan si sprecano, ma in un ottica anche questa di idiotizzazione da film veramente dozzinale e hollywoodista come lo stereotipo corrente di una terrorista fanatica e tatuata di nome Tatiana, uno scricciolo di 50 chili che si mena marzialmente e accoltella per 10 minuti buoni con una bestia di due metri e 160 chili come Dave Bautista; il che è un vero peccato perché come ha dimostrato in passato, reggerebbe un film da solo .
Non può mancare ragazzina inglese adolescente problematica e "nipote adottiva" del personaggio di Bautista, motore di tutte le più assurde imprese che egli dovrà compiere per recuperarla nello stadio sotto sequestro e minato di C4 del West Ham con 35000 spettatori durante la semifinale di Europa League con una immaginaria Dinamo dell'est, mentre nessuno dei 35000 si accorge di niente con espedienti narrativi veramente puerili.
Basti dire che tutta la rete dei cellulari viene schermata, ma la trasmissione TV della partita no così come I furboni di terroristi
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