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Hana-Bi. ­ Fiori di fuoco

Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film

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La recensione su Hana-Bi. ­ Fiori di fuoco

di steno79
10 stelle

VOTO 10/10 Mi ci è voluta più di una visione, ma alla fine sono riuscito ad apprezzare la grandezza di Hana bi-Fuochi d'artificio, probabilmente il vero capolavoro di Kitano, uno dei registi più influenti degli anni Novanta. Non è un film semplice, ma se si riesce a penetrare nella sua ricchezza di temi offre un'esperienza audiovisiva unica e di livello eccellente. La struttura narrativa gioca sull'ellissi e su flashback non lineari che potrebbero confondere le idee, ma se lo si segue con attenzione tutti i conti tornano, ed è un ulteriore attestato di originalità per il regista. La violenza di stampo tarantiniano all'inizio mi era sembrata gratuita, ma in realtà è calata in sequenze volutamente "astratte" come nel precedente Sonatine, ed è un corollario inevitabile del genere yakuza a cui Kitano torna costantemente. La parabola di Nishi e della moglie malata di leucemia, nonché del collega rimasto su una sedia a rotelle che si dedica alla pittura, è una meditazione disperata sulla limitatezza della condizione umana, pronunciata senza abusi melodrammatici ma con una tenerezza spesso struggente, in particolare nel finale. Le scene che ci mostrano i dipinti di Oribe con le musiche di Hisaishi in sottofondo sono ugualmente assai emozionanti, una sinfonia visiva di stampo quasi surrealista con animali fantastici, forme estremamente stilizzate e immagini irreali. Con questo film Kitano ha portato la sobrietà e laconicita' del suo stile al livello più alto, confermandosi uno dei più geniali inventori di forme cinematografiche degli ultimi decenni. Kitano probabilmente non era uno dei registi più cinefili in circolazione negli anni 90, poiché l'inevitabile influenza del Noir alla Melville anni 60 viene qui rielaborata in una forma assai personale, filtrata dalla cultura giapponese, ma era comunque un cineasta che sapeva dirigere, scrivere e montare magnificamente e aveva un indubbio carisma attoriale anche qui, dove recita pronunciando pochissime battute ma con una maschera sempre intensa e penetrante.

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