Regia di Stefano Reali vedi scheda film
Per ottenere un impiego come ispettore sanitario, Massimo Migliarini (Mastandrea) si infiltra come finto-degente in un ospedale romano per scoprire i responsabili di un traffico di posti-letto. Gli elementi discordanti spiazzeranno continuamente le sue conclusioni e alla fine deciderà di mollare.
Parzialmente indovinato nel casting (Valerio Mastandrea, Maurizio Mattioli e Antonio Catania funzionano a meraviglia), riuscito nei dialoghi (ai quali ha collaborato Diego Abatantuono), In barca a vela contromano ha tra i suoi tanti meriti quello di gettare uno sguardo originale, spesso molto divertente, sul problema della malasanità. Ma la tesi craxiana di fondo che sorregge il film, equivalente al "tutti colpevoli, tutti innocenti", le strizzate d'occhio che il regista invia a tutti i suoi attori rendendoceli più umani e meno truffaldini - trascurando l'unico che, pur avendo le mani pulite, è un essere odioso - da una parte restituisce la complessità umana della vicenda, ma dall'altra ne sminuisce il possibile impegno civile.
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