Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Chinatown (1974): Jack Nicholson
Chinatown (1974): Jack Nicholson, Faye Dunaway
Chinatown (1974): Jack Nicholson
Chinatown è un ritratto pessimistico del male radicato nel sistema, dove l'avidità e la corruzione (ispirate alla vera storia della siccità e della costruzione di acquedotti a Los Angeles) corrompono ogni tentativo di giustizia, e ci mostra come chi tenta di andare contro la corruzione del potere finisce solo per fallire. (questo è simboleggiato dal finale in cui il protagonista non può far altro che arrendersi e pronunciare la frase "Lascia stare, è Chinatown") La sceneggiatura è un capolavoro di struttura narrativa e dialogo, premiata con l'Oscar, che ricostruisce il genere noir con una profonda consapevolezza politica e sociale, svelando la corruzione radicata nella Los Angeles degli anni '30. La regia di Polanski è molto attenta e ricca di simbolismi. La fotografia curata da John A. Alonzo, riprende l'estetica dei film noir, caratterizzata da un uso saturo del colore e di contrasti di luce che suggeriscono un'atmosfera minacciosa e corrotta, riflettendo la trama oscura del film. La recitazione è un'altra componente chiave: Jack Nicholson offre una performance magnetica nel ruolo del detective Gittes, mentre Faye Dunaway intrroreta Evelyn Cross con grande complessità. Il film è un capolavoro del cinema per la sua trama intricata che si sviluppa tra il giallo, il dramma e il noir, e per il suo finale memorabile, che riflette le disuguaglianze e le corruzioni di un'epoca
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