Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Uno dei lavori piu' celebrati e famosi di Frankenheimer,sempre costruito con buona professionalita'.
In una Russia zarista e intollerante agli ebrei un giovane ( Alan Bates) viene arrestato per aver violentato una rgazza e rinchiuso nelle terribili carceri zariste sotto continue e infinite torture .
Ottimo lavoro di Frankenheimer che rappresenta una pagina poco vista sugli schermi,quella dell'antisemitismo zarista su una sceneggiatura di Dalton Trumbo con un coinvolgimento emotivo ai massimi livelli e una prova di Bates davvero notevole (da Oscar secondo me).Certo non si indugia sulle sofferenze del protagonista ma il film e' ben costuito .con ottimi sfondi ,direi buon cinema e un uomo che non vuole cedere alle ingiustizie.
Consigliato a chi ama i film carcerari e le situazioni ai limiti delle tolleranze umane.Consigliato...almeno per me.
L'uomo di Kiev (1968): Alan Bates, Ian Holm, David Warner
L'uomo di Kiev (1968): scena
L'uomo di Kiev (1968): scena
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