Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Un buon film, diretto da una mano non banale, e con un cast di attori di valore. La bellezza della coppia protagonista fa un po' troppo glamour e stona con il contesto sociale durissimo in cui si inserisce la storia, ma la vicenda è avvincente, un giusto mix di realismo e spettacolarizzazione.
In una cittadina dell'America profonda, quella dove la guerra civile non è mai finita, un giovane avvocato accetta di difendere un uomo di colore, suo vecchio conoscente, che in tribunale ha ucciso i due balordi che avevano stuprato e massacrato la sua bambina. Lo sviluppo della vicenda segue un binario abbastanza prevedibile, e non mi soffermo sulle eventuali differenze con il romanzo di Grisham, perchè non ho letto nulla di lui (tanto, vale sempre la barzelletta di Hitchcock sulle capre che masticano una pellicola: era meglio il libro). Parliamo a mio parere di un buon film, parzialmente guastato da qualche difetto. Il regista Joel Schumacher è stato un solido artigiano, nei suoi film migliori c'è un'energia non comune, e sa orchestrare bene i suoi attori. Ecco, gli attori. Il cast è di alto livello, le figure di contorno funzionano benissimo (su tutti Spacey e Shuterland padre, ma anche l'imputato Jackson), il problema è la coppia Sandra Bullock / Mattew Mcqualcosa. Non è che non siano bravi, ma sono anche troppo belli per essere del tutto credibili in un contesto crudo come quello presentato nel film. La Bullock fa la sexy dal primo fotogramma in cui appare, lui anche, poi per fortuna il ruolo di protagonista gli dà tempo e modo di presentare un personaggio sufficientemente sfaccettato (nota a margine: i due a partire da questo film hanno iniziato una lunga relazione). Aggiungo che all'uscita del film probabilmente la tensione razziale dentro quella comunità sarà stata apparsa a noi un po' forzata, con un eccesso di spettacolarizzazione, ma negli ultimi vent'anni tutti abbiamo imparato a conoscere meglio l'anima nera degli USA, per cui possiamo rivalutare questo aspetto. In conclusione, non un capolavoro, ma una delle tante buone versioni tratte dai libri di Grisham.
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