Regia di Danny Boyle vedi scheda film
"Trainspotting" di Danny Boyle è stato un instant cult movie, ma per me rimane una mezza delusione. Ricordo il film quando uscì nelle sale, nel 1996, colpi' fortemente il pubblico per lo stile visionario di Danny Boyle, alcune sequenze come l'immersione del protagonista nel water che sfociava in un mondo sotterraneo quasi più affascinante di quello di tutti i giorni, la colonna sonora (quella davvero notevole, con la bellissima "Born slippy" degli Underworld nel finale, ma anche "Lust for life" di Iggy Pop è un ottimo accompagnamento, e tante altre hit fra cui "Perfect day" di Lou Reed). E anche l'interpretazione di Ewan MacGregor, che lo fece diventare famoso e impose un nuovo modello di attore britannico all'attenzione internazionale, merita certamente di essere messa all'attivo del film. Per il resto, troppi luoghi comuni sui drogati, una trama che in più momenti arranca, una denuncia sociale (?) che non convince più di tanto e spesso si compiace di provocazioni neanche troppo scioccanti, seguendo il bestseller di Irwine Welsh che non ho letto ma credo sia stato l'ennesimo caso di successo letterario costruito a tavolino. Molto lontano dalla genialità di "Arancia meccanica" di Kubrick, ebbe se non altro un notevole successo internazionale e fu un film di cui si parlò tanto, anche a sproposito, negli ultimi anni del secolo da poco concluso. Tuttavia, visto il proseguimento non proprio esaltante della carriera di Danny Boyle, io lo ridimensionerei un po' dai ranghi di film-mito di una generazione.
Voto 7/10
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