Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
Non siamo certo alle vette di altre pellicole di Kurosawa, ma "Rapsodia in agosto" è comunque un'ottima pellicola sul ricordo indelebile della tragedia della bomba atomica in Giappone
Anche se "Rapsodia in agosto" non è tra i migliori film del Maestro giapponese, tutti gli elementi del cinema di Kurosawa sono comunque presenti, a partire dallo spiccato simbolismo che è un fil rouge che ne ha caratterizzato la lunghissima carriera (e, per affinità espressiva e visione naturalistica, verrebbe da accostare al nostro Ermanno Olmi). E così quell'occhio gigante che rappresenta la visione della bomba atomica di Nagasaky nella memoria di un bambino è l'elemento dirimente di una storia di riavvicinamento al proprio passato, con i nipoti che stimolano l'anziana Kane a ricordare quel giorno, ed al tempo stesso cercano una loro interpretazione di un avvenimento di tale portata per la storia del Giappone e del mondo intero. E quando un parente americano (in realtà figlio di uno dei fratelli della donna, a suo tempo emigrato negli Usa) tornerà per fare visita ai parenti giapponesi, sarà il momento di riaprire tante ferite mai vermaente sanate in tanti anni di pace apparente.
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