Regia di Giorgio Verdelli vedi scheda film
Un documentario per ripercorrere la carriera musicale di Pino Daniele, chitarrista blues, cantautore fuori dagli schemi, emblema della napoletanità.
Poco più di cento minuti per raccontare l’eccellente parabola artistica di uno tra i più noti musicisti napoletani, Pino Daniele, in grado di colpire l’immaginario nazionale con il suo cantautorato in odore di blues e con sfumature jazz. Prematuramente scomparso solamente un paio di anni prima, neppure sessantenne all’inizio del 2015, Daniele si è imposto fin dalla seconda metà degli anni ’70 come cantautore fuori dagli schemi, capace di parlare di sentimenti, di emozioni in maniera personale e intima, ma anche e soprattutto di descrivere la sua città come pochi altri sono riusciti a fare in musica. Anche per questo il suo nome è tanto strettamente legato a Napoli, pur essendo stato capace durante la sua carriera di collaborare con artisti nazionali e internazionali di altissimo livello. Giorgio Verdelli, già attivo nel campo della musica da molti anni, approda alla sua prima regia documentaristica con questo Il tempo resterà: sarà l’inizio di una lunga serie di lavori biografici su artisti italiani sempre un po’ sopra le righe (Battisti, Mia Martini, Jannacci…), tutti confezionati come in questo caso con buonissima cura, a seguito di un evidente lavoro di ricerca approfondito. 6/10.
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