Regia di Ricky Tognazzi vedi scheda film
Dopo "Ultrà" e "La Scorta" Tognazzi si conferma regista tra i più attenti alle gravi problematiche sociali, ma stavolta non va oltre la buona volontà e le belle intenzioni. Funziona l’atmosfera tesa e opprimente, ma la sceneggiatura (di Francesco Taurisano, Graziano Diana, Simona Izzo, Giuseppe Manfridi e del regista) dopo un buon inizio si perde per strada. Peccato perchè l'occasione era ghiotta.
Francesco De Luca, imprenditore edile in gravi difficoltà finanziarie a causa degli errori del suocero, accetta di farsi aiutare dall’amico Sergio, senza sapere che questi,protetto dalla vedova di un camorrista, è diventato, nel frattempo, uno spietato strozzino. Per lui e la sua famiglia sarà l’inizio di un incubo
Monotone le musiche di Morricone
Particina ininfluente.
Improbabile capigliatura bionda e ruolo a lei non congegnale, ma siccome è brava se la cava ugualmente.
Insopportabile.
Siamo molto lontani dal commissario Montalbano! Comunque, malgrado qualche eccesso,è convincente nei panni di un cattivo insinuante che alla fine però quasi si redime...
Un protagonista alquanto scolorito
Nei panni della moglie del protagonista se la cava più con la bellezza che con il talento.
Dignitosa.
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