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Victim

Regia di Basil Dearden vedi scheda film

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La recensione su Victim

di steno79
8 stelle

"Victim" di Basil Dearden è un thriller di genere che però ha un contenuto sociale di grande rilevanza, tanto da renderlo un film in qualche modo imprescindibile nella rappresentazione dell'omosessualità al cinema, anche perché è il primo film "mainstream" dove si affronta l'argomento di petto, senza nasconderlo come avveniva solitamente (basta pensare a cosa avveniva in pellicole come "Improvvisamente l'estate scorsa", dove se ne parla senza mai poterlo nominare).

La sceneggiatura di Janet Green e John McCormick probabilmente fu dettata da una precisa intenzione di denuncia di una situazione di degrado insostenibile per gli omosessuali inglesi, soggetti a ricatti a causa di una legge che ancora puniva con il carcere la pratica sessuale fra maschi adulti; in questo senso, per la sua epoca fu certamente coraggiosa e piuttosto spregiudicata, esponendosi ad inevitabili censure e limitazioni distributive. Il film è stato diretto dal competente Basil Dearden, che non sarà stato un grande autore ma era sicuramente un regista dotato di buone competenze tecniche, disposto qui a lanciarsi in un'operazione certamente non scontata, facendo mostra di una regia solida, precisa, di un ritmo abbastanza sostenuto, pur con qualche lungaggine e qualche aspetto della vicenda non perfettamente centrato.

"Victim" può essere considerato un film Noir di scuola inglese, anche per lo stile scelto da Dearden, ma è soprattutto un pamphlet contro le assurdità giudiziarie, contro l'oppressione gratuita esercitata sugli individui più fragili con armi ignobili come il ricatto, contro idee omofobiche e discriminatorie che nel 1961 purtroppo erano prevalenti un po' dappertutto, e su cui la Scienza non si era ancora preoccupata di intervenire. La struttura corale del film è interessante e permette al regista di sbozzare una galleria di personaggi abbastanza ricca, dove spicca l'avvocato Melville Farr interpretato da un eccellente Dirk Bogarde, assolutamente convincente nel ritratto di un professionista con una posizione rispettabile costretto a venire allo scoperto come gay, ma per l'attore si tratto' di un "coming out" pubblico decisamente rischioso, che per fortuna non ostacolò la sua carriera futura. Al suo fianco la brava Sylvia Sims nella parte della moglie che decide di restargli accanto nonostante la scoperta delle sue tendenze, ma sono da menzionare almeno Dennis Price in una breve partecipazione, Peter McEnery nel tormentato ruolo del ragazzo gay suicida e Margaret Diamond nello spregevole ruolo di miss Benham.

Assolutamente da vedere per chi è interessato ad una trattazione di tematiche queer da un punto di vista sociologico al cinema, "Victim" ha dei buoni valori di intrattenimento che lo raccomandano anche a tutti gli altri, pur restando inevitabilmente un film a tesi, ma di quelli fatti per bene.

Voto 8/10

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