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Il bestione

Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Il bestione

di John_Nada1975
7 stelle

Praticamente il film manifesto italiano della gloriosa stagione dei "film di strada" mentre negli Stati Uniti si facevano grandi film come "Electra Glide" di James William Guercio.

Rappresenta e non scherzando, per gli anni settanta quello che è stato "Il Sorpasso" negli anni sessanta, per il nostro cinema. Una commedia di viaggio e amicizia tra i due protagonisti il primo autista burbero e polentone Sandro Colautti/Michel Constantin e secondo, il "terrone"  sbruffone Nino Patrovita/Giancarlo Giannini (di una bravura inaudita entrambi e prescelti secondo wiki, dopo gli iniziali Adriano Celentano- Bud Spencer, e Marcello Mastroianni Vittorio Gassman, oltre a Lino Ventura) dagli inevitabili toni picareschi e agrodolci, che è nei fatti il più convincente e maggiormente rappresentativo documento sul mestiere di camionista mai realizzato nel nostro cinema, quello degli anni migliori e ormai lontano eoni luce da questa Italia, nonostante alcune facilonerie e grevità che abbassano in certi momenti il livello sennò alto del film- soprattutto in termini di donne come nel fugace personaggio della ferroviera polacca Dalila Di Lazzaro-, e tipicamente corbucciane.

Quasi strepitosa come sempre, la colonna sonora dei F. lli Guido e Maurizio De Angelis, con Giannini che come in altre occasioni canta pure, e sui titoli del film(in alcune edizioni invertiti prima del prologo con Colautti e il suo originale secondo Enzo Fiermonte/Matteo Sacchi alla dogana),"Una Vita a metà" che nel suo testo dice già tutto dei bilanci di vita dei personaggi, e della trama del film. 

Veramente uniche per come sono aderenti al tono spesso triste e cupo, niente affatto leggero, sulla solitudine intrinseca, strutturale per lavoro (e per condizione di separato con figlia del Colautti) , dei due amici  protagonisti, la scenografia di Giantito Burchiellaro e la fotografia di Giuseppe Rotunno, che si supera nei toni del grigio e della mestizia, come nella parte a Varsavia in Polonia socialista oltre la Cortina di ferro(che venne girata in realtà a Zagabria). Un poco irrealistico che la mafia o la camorra, quella che sia, alla fine non uccida i due invece dopo avere scaricato subito dopo la frontiera "il pacco di 70 chili" Carlo Gaddi, e di sbrigarsela con una gragnuola di calci e manate, e un parabrezza e dei fanali del camion nuovo della ditta "Colautti-Patrovita", spaccato. 

Da poco disponibile in HD a 720P, acquisito dal master Rete4 digitale. Non era mai uscito in dvd, ma soltanto nella vecchia vhs 8a serie logo e stickers olografato su costina laterale e finestrella cassetta, "WB"Warner Home Video del 1987, del catalogo distribuzione DEAR- produzione Carlo Ponti, come lo stesso sempre con Giannini, "Sono stato io!" (1973) di Alberto Lattuada. 

 

 

 

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