Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Praticamente il film manifesto italiano della gloriosa stagione dei "film di strada" mentre negli Stati Uniti si facevano grandi film come "Electra Glide" di James William Guercio.
Rappresenta e non scherzando, per gli anni settanta quello che è stato "Il Sorpasso" negli anni sessanta, per il nostro cinema. Una commedia di viaggio e amicizia tra i due protagonisti il primo autista burbero e polentone Sandro Colautti/Michel Constantin e secondo, il "terrone" sbruffone Nino Patrovita/Giancarlo Giannini (di una bravura inaudita entrambi e prescelti secondo wiki, dopo gli iniziali Adriano Celentano- Bud Spencer, e Marcello Mastroianni Vittorio Gassman, oltre a Lino Ventura) dagli inevitabili toni picareschi e agrodolci, che è nei fatti il più convincente e maggiormente rappresentativo documento sul mestiere di camionista mai realizzato nel nostro cinema, quello degli anni migliori e ormai lontano eoni luce da questa Italia, nonostante alcune facilonerie e grevità che abbassano in certi momenti il livello sennò alto del film- soprattutto in termini di donne come nel fugace personaggio della ferroviera polacca Dalila Di Lazzaro-, e tipicamente corbucciane.
Quasi strepitosa come sempre, la colonna sonora dei F. lli Guido e Maurizio De Angelis, con Giannini che come in altre occasioni canta pure, e sui titoli del film(in alcune edizioni invertiti prima del prologo con Colautti e il suo originale secondo Enzo Fiermonte/Matteo Sacchi alla dogana),"Una Vita a metà" che nel suo testo dice già tutto dei bilanci di vita dei personaggi, e della trama del film.
Veramente uniche per come sono aderenti al tono spesso triste e cupo, niente affatto leggero, sulla solitudine intrinseca, strutturale per lavoro (e per condizione di separato con figlia del Colautti) , dei due amici protagonisti, la scenografia di Giantito Burchiellaro e la fotografia di Giuseppe Rotunno, che si supera nei toni del grigio e della mestizia, come nella parte a Varsavia in Polonia socialista oltre la Cortina di ferro(che venne girata in realtà a Zagabria). Un poco irrealistico che la mafia o la camorra, quella che sia, alla fine non uccida i due invece dopo avere scaricato subito dopo la frontiera "il pacco di 70 chili" Carlo Gaddi, e di sbrigarsela con una gragnuola di calci e manate, e un parabrezza e dei fanali del camion nuovo della ditta "Colautti-Patrovita", spaccato.
Da poco disponibile in HD a 720P, acquisito dal master Rete4 digitale. Non era mai uscito in dvd, ma soltanto nella vecchia vhs 8a serie logo e stickers olografato su costina laterale e finestrella cassetta, "WB", Warner Home Video del 1987, del catalogo distribuzione DEAR- produzione Carlo Ponti, come lo stesso sempre con Giannini, "Sono stato io!" (1973) di Alberto Lattuada.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta