Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
I soliti ignoti (1958): scena
RESTAURATI AL CINEMA
"-Cadum, Cadum, il sapone delle donne belle!!
-Buongiorno brigadiere... Come vede qui si lavicchia!!!!"
Capostipite molto imitato o preso come riferimento di un genere noto internazionalmente come "caper movie", virato ovviamente nell'accezione più diretta alla commedia di costume, piuttosto che al noir in stile Rapina a mano armata di Kubrick (del '56), il film racconta delle molteplici vicissitudini di una banda di ingenui incapaci, affamati al punto da avere l' ardire di organizzare un furto presso il Monte di Pietà, in base ad una soffiata che Cosimo Proietti (Mario Carotenuto) apprende in carcere. Costui si prodiga a scovare una "pecora", ossia un volontario che sconti la pena per lui per potersi dedicate al colpo.
E lo troverà nel pugile male assortito conosciuto come Peppe er Pantera (un Vittorio Gassman in una delle sue prime parti comiche), che finirà per giocare un brutto scherzo al primo.
I soliti ignoti (1958): Totò, Carlo Pisacane, Renato Salvatori, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman
I soliti ignoti (1958): Vittorio Gassman, Renato Salvadori
Al colpo di uniscono il vecchio Capannelle (Carlo Pisacane, che diventerà con questo film Capannelle per chiunque), un nullatenente con neonato a carico e moglie in galera (Marcello Mastroianni), un cocvo di mamma perennemente disoccupato (Renato Salvatori), e il diffidente Ferribotte (Tiberio Murgia), che possiede come unica dote la bella sorella Carmelina (Claudia Cardinale), da far sposare illibata ad un ricco pretendente.
Ma la casa adiacente al Monte non è disabitata come pare, e Peppe dovrà cercare di sedurre la cameriera delle due anziane proprietarie (una Carla Gravina diciassettenne), per tentare di intrufolarsi nell'abitazione.
Ne succederanno di cotte e di crude, tra risate fragorose, errori madornale e clamorosi, e situazioni esilaranti che l'abile combinazione di scritture offerta da Age & Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico e Mario Monticelli esalta e rende plateali, comici anche le perfette intese con i vari attori sopra citati, tutti al massimo delle rispettive possibilità recitative, e grazie anche ad un paio di indimenticabili siparietti che vedono Totò nel ruolo di Dante Cruciani, insegnante di rapina e di come si scassi a una cassaforte.
I soliti ignoti (1958): Vittorio Gassman, Memmo Carotenuto
I soliti ignoti (1958): Vittorio Gassman, Totò, Carlo Pisacane, Renato Salvatori
Ritmo, divertimento e gags perfette rendono il film un capolavoro della commedia all'italiana ed uno dei film più noti di tutto il decennio e del cinema italiano nel suo complesso.
E per gli aspiranti ladri finirà a pasta e fagioli.
Ispirato ad un racconto di Italo Calvino intitolato Furto in una pasticceria, contenuto nella raccolta Ultimo viene il corvo, il film ottenne un successo strepitoso al punto da dare luogo ad un gustoso seguito già l'anno successivo per la regia di Nanni Loi (L'audace colpo dei soliti ignoti), ed uno tardivo ventisette dopo decisamente meno riuscito dei primi due.
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