Regia di Franco Lattanzi vedi scheda film
Un americano muore in Thailandia lasciando a un amico, abitante del luogo, i suoi gioielli. Il thailandese, soprannominato Tiger, decide di andare a trovare la famiglia dello straniero per restituire il tesoro ai suoi cari. La strada sarà, come è naturale, colma di ostacoli e incidenti.
Il mitologico Franco Lattanzi chiude la sua personalissima trilogia western con questo titolo, a due anni di distanza dall’accoppiata – altrettanto delirante – composta da Sei bounty killers per una strage e Il giustiziere di Dio (usciti nel 1973 entrambi). In un certo senso chiude anche la sua carriera registica, il Nostro, poiché negli anni successivi riuscirà a girare solamente una pellicola che per motivi distributivi non vedrà mai la luce (Il nostro agente Navarro, informa Wikipedia, del 1977). Chissà se un giorno riusciremo ad apprezzare, detto senza alcun sarcasmo, tale lavoro e gli altri due diretti negli anni Sessanta da Lattanzi che, per vari motivi, non sono mai stati pubblicati; il cineasta romano infatti, piaccia o non piaccia, possiede uno spiccato gusto per il brutto che rende le sue opere, se non altro, degne di curiosità. Curiosità parzialmente ripagata in questo caso, perché La tigre venuta dal fiume Kwai è un’opera che tanto ci è, ma un po’ ci fa anche, buttando spesso la situazione in caciara (situazioni assurde, dialoghi improbabili, personaggi sopra le righe) e virando a più riprese verso il western comico, caratteristica che rende il film a tratti perfino appetibile (la scena iniziale è gustosissima, e – si spera – volutamente ‘trash’). Il non eccellente protagonista è tale Krung Srivilai, che peraltro è qui alle prime armi ma avrà una dignitosissima carriera come interprete, mentre nei panni del cattivo di turno c’è l’immancabile Gordon Mitchell; da segnalare parti rilevanti anche per George Eastman e Loredana Farnese. Non male le musiche di Alberto Baldan Bembo. Nessun credito di scrittura sui titoli di testa, così come su quelli di coda; coproduzione fra Italia e Thailandia. 2,5/10.
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