Regia di William Friedkin vedi scheda film
Il braccio violento della legge fu un film fondamentale del cinema poliziesco, straordinario, innovativo, cruento, forse il migliore del suo genere, e per quanto mi riguarda anche tra gli esempi più significativi e importanti del cinema americano.
Il braccio violento della legge (1971): Roy Scheider
Il braccio violento della legge (1971): Roy Scheider, Gene Hackman
Il braccio violento della legge (1971): Gene Hackman
Il braccio violento della legge (1971): Fernando Rey, Marcel Bozzuffi
Il braccio violento della legge (1971): Gene Hackman
Il braccio violento della legge Stati Uniti d'America 1971 la trama: Jimmy Doyle, della squadra narcotici di New York, osteggiato dai superiori per i suoi metodi poco ortodossi, è sulla pista di un grosso traffico di droga proveniente da Marsiglia. Dopo un parziale insuccesso il caso gli viene tolto, ma lui in molla e continua le indagini. Quando finalmente è in grado di ottenere un importante risultato, un imprevisto mette i bastoni fra le ruote. La recensione: Il braccio violento della legge (The French Connection) è un film diretto da William Friedkin, e interpretato da Gene Hackman, Roy Scheider e Fernando Rey. Soggetto di Edward M. Keyes, Robin Moore (libro-inchiesta) Sceneggiatura di Ernest Tidyman Prodotto da Philip D'Antoni Produttore esecutivo G. David Schine Casa di produzione Philip D'Antoni Productions Distribuito in Italia da 20th Century Fox Fotografia di Owen Roizman Montaggio di Jerry Greenberg Effetti speciali di Sass Bedig Musiche di Don Ellis. La pellicola riscosse gran successo commerciale con grandi incassi in tutto il mondo, ottenendo vari premi internazionali, tra cui 5 premi Oscar e tre Golden Globe. Il soggetto de Il braccio violento della legge trae spunto dal libro-inchiesta di Robin Moore, che ricostruiva un importante sequestro di eroina realmente accaduto nell'ambito di un traffico internazionale che vedeva implicata la malavita americana e quella marsigliese. Film considerato innovativo per linguaggio e contenuti, oggi è considerato un capolavoro del cinema, oltre i semplici confini del genere poliziesco. Nel 1975 venne girato un sequel del film, Il braccio violento della legge Nº 2 (French Connection II), ancora interpretato da Gene Hackman e Fernando Rey e diretto da John Frankenheimer, che ottenne un discreto successo. Nel 1986 venne prodotto un altro sequel, il film per la TV Il braccio violento della legge 3 (Popeye Doyle), diretto da Peter Levin. “French Connection” è sicuramente il mio poliziesco preferito, un vero ed autentico capolavoro assoluto, fu un’opera capace di reinventare e migliorare un genere, differente ed originale rispetto ai classici polizieschi americani e francesi degli anni 50 e 60. Film girato in piena New Hollywood. Un film ben narrato e con un suo stile unico ed originale. Tutti i personaggi sono descritti molto bene e ben caratterizzati da attori magnifici come il grandissimo Gene Hackman/ Jimmy Doyle, vincitore per questo film del premio Oscar nel 1972, Roy Scheider/ investigatore Buddy Russo, Tony Li Bianco/Sal Boca, Marcel Bozzuffi/il feroce killer Pierre Nicoli, il turpe narcotrafficante francese furbo e raffinato Fernando Rey/Alain Charnier, mi ha convinto anche la prova di Arlene Farber/Angie Boca la fidanzata sexy di Sal. William Friedkin con questo film riscrive i canoni del genere, con una forte contaminazione action, con molte scene straordinarie, la più avvincente l’inseguimento della macchina al convoglio della metropolitana, una tensione molto alta. I pedinamenti sono fantastici ben diretti e montati alla perfezione. Lo spettatore è inchiodato alla poltrona ed incollato allo schermo. William Friedkin dirige il tutto con una tecnica straordinaria, con molte scene riprese con la mdp a mano attaccata agli attori, con uno stile fintamente grezzo, secco e conciso, quasi per larghi tratti a taglio documentaristico, in una New York algida e sporca, nei suoi vicoli sudici. Una città che in ogni caso è capace di sprigionare un immenso fascino. In questo film non ci sono vincitori, perché tutti perdono, come si evince dalle didascalie sui titoli di coda. Consiglio anche la visione di un film che vidi al cinema e mi era molto piaciuto Squadra speciale (The Seven-Ups) un film del 1973 diretto da Phillip D'Antoni, tratto dal romanzo The Seven-Ups di Richard Posner, non è un capolavoro, ma un thriller poliziesco molto ben girato. Interpreti e personaggi Gene Hackman: investigatore Jimmy "Papà" Doyle Fernando Rey: Alain Charnier Roy Scheider: investigatore Buddy "Tristezza" Russo Tony Lo Bianco: Salvatore "Sal" Boca Marcel Bozzuffi: Pierre Nicoli Frédéric de Pasquale: Henri Devereaux Bill Hickman: Bill Mulderig Ann Rebbot: Marie Charnier Harold Gary: Joel Weinstock Arlene Farber: Angie Boca Eddie Egan: Walter Simonson André Ernotte: La Valle Sonny Grosso: Bill Klein Benny Marino: Lou Boca
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