Regia di Frank Tashlin vedi scheda film
1963. Troppo avanti Jerry Lewis e Frank Tashlin. Basta ricordare l'esilarante sketch nel quale commesso del supermercato Tuttle di John McGiver, è alle prese con le confezioni a scatolette di cavallette fritte e formiche in olio di balena. 1960. Oggi attualità con quello che qualcuno ci vorrebbe dall'alto imporre di fare mangiare, ma forse suggerito da un celebre episodio l'anno primo di "Mondo cane" di Jacopetti- Prosperi e Cavara, che con enorme successo anche americano, ci presentava i primi ristoranti per amanti della cucina a base di insetti, anche come disgustosissime blatte.
A volte alcuni temi sentimentali e di ambientazione borghese di alta classe sociale seppure ironizzata e messa alla berlina, sono un pò datati e melenso d'altronde siamo ancora negli anni '60 americani e perdipiù prodotto da una major come la Paramount, ma se ci si lascia guidare dal travolgente e di alto ritmo catastrofico antesignano di certo cinema alla John Landis, suo grande estimatore-citazionista(Kathleen Freeman utilizzata in primis), le situazioni e le gag divertenti sono innumerevoli e geniali, oltretutto impaginate in scenografie dettagliate da marchi e prodotti anni '60 del grande supermercato nei suoi vasti reparti, che sono una vetrina meravigliosamente in Technicolor degli anni sessanta.
Il 1963 per l'esattezza, di Dallas ed Elm Street, ma anche di "American Graffiti" nella sua ambientazione esattamente l'anno prima.
E sarebbe bello pensare che i protagonisti del film si vedessero proprio "Dove vai, sono guai", al drive in.
John Nada
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