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Il volpone

Regia di Maurizio Ponzi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il volpone

di axe
7 stelle

Ugo Maria Volpone, facoltoso armatore di Santa Margherita Ligure, ormai avanti con l'età, percependo che i suoi tre conoscenti Raffaele, Ernesto e Ciro, gli mostrano amicizia con il precipuo scopo di essere inseriti tra i beneficiari della sua ingente eredità, con l'aiuto del suo nuovo e molto sveglio maggiordomo, Bartolomeo Mosca, organizza loro uno scherzo. Fingendosi in punto di morte, li spinge a concedergli favori sempre più importanti, in una sorta di competizione per la miglior "posizione" nel testamento. Volpone si diverte e guadagna, ma un personaggio più furbo di lui è in agguato ! Adattamento di un'opera realizzata nel XVII secolo dall'uomo di teatro Ben Jonson, inglese, "Il Volpone" è diretto da Maurizio Ponzi. L'autore pone l'accento sull'influenza esercitata dall'avidità umana a danno dei sentimenti positivi. Raffaele, Ernesto, Ciro ed Ugo hanno senz'altro condiviso molto, nella loro vita. Passioni, affari, momenti lieti e meno lieti. Il passare del tempo, l'inaridirsi del sentimento, invidie, influenze negative ad opera di altri soggetti - esempio, mogli - cambiano le prospettive dei membri della cerchia. Volpone, come suggerisce il nome, è astuto e disilluso. Comprende che i suoi conoscenti non sono più amici sinceri; fanno a gara per compiacerlo in prospettiva di vantaggi futuri. Dunque, sceglie di avvalersi dei servigi di un "estraneo" alle dinamiche affettive consolidate - il maggiordomo - per smascherarli. Il complesso meccanismo che avvia gli sfugge di mano in epilogo; poichè il servo, il quale sin da subito trova naturale trattare con il dominus da pari, non trovando riscontro positivo, non è disposto ad essere un mero strumento degli intrallazzi padronali. Con molta creatività, faccia tosta e savoir faire, fa il gioco di Ugo Maria; fa in modo, alla fine, di percepirne i vantaggi, subentrando al dominus. La sua idea sembra esser quella di voler condividere il suo improvviso ed immenso benessere con altri "umili" del racconto, la servitù della villa padronale, con la quale era entrato un amicizia. Ma comprende, ben presto, che egli ha preso il posto di Volpone, non solo nel bene, ma anche - e soprattutto - nel male. Diversi attori di rilievo sono parte del cast. Enrico Montesano interpreta Bartolomeo Mosca; il "servo" è un personaggio determinato, indecifrabile. Esprime, sin dalle prime battute, più intelligenza di quella che potremmo immaginare essere connessaa ad un ruolo di subalterno. E' infatti più astuto del padrone e sembra via via più difficile che egli agisca in tal maniera per semplice asservimento; ipotesi che trova conferma in epilogo. Ugo Maria Volpone è interpretato Da un Paolo Villaggio assai "versartile". A tratti è un ricco e consumato veterano del "bel mondo", del quale conosce imbrogli ed iprocrisie; in altri momenti, è un convincente "moribondo", lamentoso e petulante. Lo scherzo che organizza è decisamente crudele, poichè non proporzionato all'"offesa" ricevuta; ma la sua esagerazione è punita. I tre finti amici Raffaele, Ernesto e Ciro, sono interpretati rispettivamente da Renzo Montagnani, Alessandro Haber, Enrico Maria Salerno. Il primo brilla di "luce riflessa" dalla ricca famiglia della moglie Eliana (Mariangela Giordano), la quale non lo stima; il secondo è un poco abile rivenditore di veicoli di lusso innamorato più della sua fuoriserie Maserati che di qualunque altra cosa, anch'egli vessato dalla coniuge Marta (Athina Cenci); il terzo, un faccendiere sposato con Francesca (Eleonora Giorgi), sindaco della cittadina ligure ed oggetto d'interesse di Volpone, sia sessuale, sia in qualità di dispensatrice di favori. Degna di nota, infine, è la presenza di una giovane Sabrina Ferilli, nel ruolo della cameriera Rosalba. La visione è piacevole; la comicità non è mai demenziale ed è decisamente gustoso vedere i tre falsi amici messi alle strette dal protagonista, il quale risulta simpatico ma non tanto quanto il "servo furbo". Il film è ambientato in un Santa Margherita Ligure ricostruita tra il territorio della cittadina reale ed altre località, liguri e non. Un piccolo "buco" - Bartolomeo riferisce ad un comprimario un dettaglio che non potrebbe conoscere, rischiando di palesare la sua complicità con Volpone - in una sceneggiatura ben scritta non compromette il piacere della visione. Last but not least, il regista, qua e là, eleva critiche ai malcostumi della sua contemporaneità (vigili manovrati, in un senso o nell'altro, dal potente di turno; tangenti e corruzione nelle strutture comunali, nonostante i buoni propositi di Francesca, etc.). "Il Volpone" rappresenta una valida attualizzazione di un tema senza tempo, la fragilità dei buoni sentimenti, destinati a soccombere di fronte all'avidità, egoismo ed altre debolezze dell'animo umano, dalle quali nessuno è immune. Divertente e stimolante.

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