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Bronx

Regia di Robert De Niro vedi scheda film

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Ted_Bundy1979

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La recensione su Bronx

di Ted_Bundy1979
5 stelle
Rivisto dopo 32 anni dall'uscita cinematografica, nel nuovo master 4K del 2023 per il 30°anniversario. Si può dire adesso e a differenza dello sguardo acerbo di allora, che alcuni degli spunti musicali con tantissimi successi degli anni '50 fino al 1968 come un continuo tappeto sonoro sotto le scene(si ringraziano anche le liriche di Sammy Cahn nei titoli di coda), e alcune battute vere e proprie, le hai sicuramente viste in altri film di gangster migliori ovviamente nel modello qui di riferimento, l'originale scorsesiano-e diversi sono i collaboratori della sua famiglia presenti nei crediti-. 
Purtroppo, è anche tutto un pò - per non dire spiccatamente-, forzato. È credibile che originariamente dovesse essere  un'opera teatrale, "A Bronx's Tale" che aveva già raccolto molto successo sui palcoscenici newyorkesi dal 1987, originariamente come "One Man Show" poi molto trasformata, di stampo autobiografico e scritta, recitata in questo lungo trascinante monologo, dallo stesso Chazz Palminteri. Ma dopo anni di lavoro e tener duro nel non svenderla per un milione di dollari, ma perdendone il controllo artistico da parte di Palminteri, non è stata alla fine  trasposta sullo schermo in un modo che sembri mai naturalistico quanto lo era sul palcoscenico, rispetto al lavoro sui set che ci è stato restituito.

Sarà anche per una fotografia buona anni '80-primi' 90, ma anche un pò dozzinale, 

Molti attori nei ruoli minori non sono all'altezza di Palminteri/Sonny o del defilato padre interpretato da De Niro,  almeno non sono pessime interpretazioni, ma quando vedi ad esempio tornare nel finale per pochi minuti il Carmine probabile superboss e ferito in strada da giovane nella prima parte del film-evento motore di tutta la storia-, interpretato in memorabile scommessa apparizione da Joe Pesci, vedi la differenza con Lillo Brancato il giovane protagonista, volenteroso ma anche un pò acerbo. La maggior parte dei coetanei adolescenti e teppisti in fieri e cerca di guai, oltre alla longilinea bella fidanzata nera, sono abbastanza insipidi.

Come detto viene utilizzato un tappeto sonoro di canzoni che piacevano all'epoca in un quartiere di italiani a N. Y., come anche per l'Harlem dei neri, in  ogni periodo onde indicarci in quale lasso di tempo ci troviamo. E troppo spesso sono le medesime canzoni degli stessi famosi e famosissimi cantanti, utilizzate in altri film d'epoca.

Soprattutto, la più vistosa carenza è quella di non essere un vero film questo cotanto esordio registico di Robert De Niro. È più che altro un mucchio di vignette sconnesse, che cercano di farne un'unica battuta con una narrazione eccessiva e un pò pretenziosa, dalle tentazioni pedagogiche ed educative del liberal De Niro contro il violento e radicato razzismo degli italoamericani verso i neri confinanti di altro "off limits" quartiere, come però viene mostrato a onor del vero anche il razzismo "di reazione" virulent, degli stessi neri verso gli italiani. Alcune delle vignette sono un pò anodine, compresa la morte di Sonny per vendetta familiare 9 anni dopo, perché sono racconti morali a senso unico che capisci dopo 30 secondi, poi non hai bisogno dei restanti 7 minuti di discussioni e litigi con accenti broccolini o meno. E' altresì apprezzabile un approccio sì inevitabile per l'esordio di De Niro alla regia cinematografica, visti i trascorsi coppoliani e numerosi scorsesiani, con il mostrare abbastanza apprezzabilmente con equilibrio nè ambiguità i vincoli e le catene di amicizie o parentele nella mafia, gli affetti veri di fronte ai rapporti che si reggono su paura e i bisogni evasi e costituiti nel loro esaudimento grazie al denaro di chi non ha bisogno di lavorare nella vita "come i fessi", perché si è laureato alla università della cultura migliore, quella del crimine, del gioco d'azzardo e dei vari traffici. 

 

Nota: sono per metà siciliano, ai vecchi tempi avevamo sicuramente dei parenti nella mafia. Proprio accanto a questa cultura, e ancora non mi convince per niente.

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