Peaky Blinders è una tautologia. Nel senso che il culto di una serie in grado di riportare in auge un’intera estetica dimenticata (per quanto rimaneggiata e non perfettamente filologica); capace di scagliare nelle case del pubblico più vasto possibile un attore come Cillian Murphy – tanto enorme quanto riservato – dandogli lo status di superstar che non cercava ma che si meritava; e che ha visto aumentare i propri spettatori di stagione in stagione (faccenda assai rara) tanto da meritarsi un film (The Immortal Man) e una serie sequel di prossima uscita: ecco, un culto del genere si spiega praticamente da solo. Vale la pena aggiungere alla ricetta un altro ingrediente difficile da rintracciare in un ambito complesso ed espanso come quello della produzione televisiva, ovvero l’autorialità-quella-vera. L’autorialità-quella-standard appartiene a tutte le serie tv che hanno uno showrunner in grado di imprimere la propria impronta sul prodotto finale, rendendolo riconoscibile. L’autorialità-quella-vera appartiene praticamente solo a un matto come Steven Knight, grafomane di altissimo livello (basta dare una breve scorsa alla sua carriera trentennale) che ha firmato ogni-singola-sceneggiatura di Peaky Blinders. Non succede quasi mai, per ovvi motivi pratici ma anche creativi. Le rare volte in cui succede, sai che quella serie avrà una compattezza e una coerenza che difficilmente potrai trovare altrove. Knight ha un controllo totale sul suo materiale narrativo, ed è anche per questo che gli episodi più memorabili di Peaky Blinders si trovano in apertura e/o chiusura delle sue sei stagioni, in quei momenti in cui il deus ex machina posiziona con attenzione i fili (anche nascosti) che poi andrà a raggomitolare con risoluzioni epiche e potenti.

I 5 migliori episodi di Peaky Blinders
Stagione 2 Episodio 6
Tommy Shelby, dittatore illuminato di un gang che stagione dopo stagione continua ad accumulare potere mentre intorno la Storia si volge in fretta, assiste con fatalismo al posizionamento di tutti i pezzi di un puzzle apparentemente caotico. Ha sconfitto i suoi rivali in malaffari, sta per diventare padre e si dimostra ancora una volta in grado di accettare con stoicismo la morte, che sembra quasi dolce quando arriva dopo una vita consumata con intensità. Non è ancora arrivato il suo momento, però. E con un archetipico mélange di azione cruenta e introspezione silenziosa, continua ad affrontare a testa alta la sua vita da condottiero.

Stagione 1 Episodio 1
Che la prima puntata di Peaky Blinders sia forse l’esempio di un episodio pilota virtualmente perfetto? Il suono delle campane – che anticipa di poco la voce graffiante di Nick Cave – e il fumo al rallentatore che riempie le strade indigenti della Birmingham del 1919 accolgono l’entrata in scena di Tommy Shelby, che attraversa l’acciottolato del suo quartiere popolare in sella a un cavallo nero proprio come se fosse un monarca, mentre una folla di poveracci si divide al suo passaggio: in meno di tre minuti e senza ulteriori spiegazioni abbiamo tutti gli elementi per comprendere il cuore pulsante della serie.

Stagione 6 Episodio 6: Sotto chiave
Quello che doveva essere l’addio ai Peaky Blinders regala un serie di capovolgimenti sconvolgenti che si accumulano in un finale epico, mistico, per certi versi inaspettato e per altri già scritto sin dalle prime inquadrature della prima stagione. Tommy Shelby non ha sangue nobile, ma ha la statura e la gravitas di un sovrano assoluto. L’unica persona in grado di uccidere uno spirito così indomito è lo stesso Tommy. I suoi nemici lo capiscono e provano a manipolarlo. Shelby guarda ancora una volta la morte in faccia senza battere ciglio, ma per una volta sceglie il perdono al posto della vendetta, allontanandosi in sella a un cavallo bianco.

Stagione 5 Episodio 5: Lo shock
Molto spesso, la Storia entra di prepotenza nelle vicende dei Peaky Blinders, con piccole licenze poetiche che servono solo a ricordarci la potenza della volontà incarnata da Thomas Shelby. All’inizio del penultimo episodio della quinta stagione, Oswald Mosley tiene il discorso con cui annuncia la nascita della British Union of Fascists. Gli Shelby sono da sempre opportunisti legati agli interessi della loro gente e non a quelli dello stato, ma di fronte al fascino demoniaco del fascismo, Tommy prende una posizione di moralità che lo costringe ad affrontare un fallimento dopo l’altro, portandolo sull’orlo di un precipizio oscuro.

Stagione 3 Episodio 6
In un finale di stagione frenetico e denso d’azione, il figlio di Tommy e della compianta Grace, assassinata dai rivali italo-americano di Vicente Ciangretta, viene rapito. La situazione provoca tensioni senza precedenti fra i Peaky Blinders e porta a un tradimento sconvolgente. Oltretutto, Tommy viene a patti con la consapevolezza che non verrà mai veramente accettato come pari dai membri dell’alta società. Tanto vale evitare di umiliarsi per cercare la loro approvazione, e riaffermare invece la propria identità di re della malavita.

La serie tv
Peaky Blinders
Poliziesco - Gran Bretagna 2013 - durata 58’
Titolo originale: Peaky Blinders
Creato da: Steven Knight
Con Cillian Murphy, Craig Thomas Lambert, Joseph Long, Dave Simon, Alexander Siddig, Sam Neill
in streaming: su Netflix Prime Video
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