Espandi menu
cerca
Venezia 2014: Altman e il suo genio
di Redazione ultimo aggiornamento
post
creato il

L'autore

Redazione

Redazione

Iscritto dal 20 novembre 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 229
  • Post 500
  • Recensioni 1
  • Playlist 1098
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

 

Autore. Ribelle. Innovatore. Narratore. Folle. Padre di famiglia. Regista. Artista. In altre parole: Robert Altman. A lui, al suo cinema e alla sua figura, Ron Mann ha dedicato il documentario Altman, presentato in anteprima internazionale al prossimo Festival di Venezia nella sezione Venezia Classici e presto nelle sale distribuito da Feltrinelli Real Cinema.

 

Senza mai piegarsi alle convenzioni di Hollywood e dei suoi produttori, il regista di M*A*S*HNashville e Gosford Park, non ha mai rinunciato a quello stile unico che gli è valso il plauso della critica di tutto il mondo, dimostrando quanto sia possibile realizzare film totalmente indipendenti e meritandosi un termine entrato a far parte del vocabolario della lingua americana: altmanesque.  Con la parola altmanesque, oggi si è soliti indicare uno stile cinematografico caratterizzato da humor nero, caotiche coreografie, sovrapposizione e dialoghi a volte criptici, trame multistrato e personaggi iconoclasti, oltre che evidenziare qualcosa di non conforme alle regole, indistruttibile o contraddistinto da naturalismo, critica sociale e ribaltamento dei generi.

 

Robert Altman

Altman (2014): Robert Altman

 

Conosciuto come l’uomo che ha agguantato Hollywood alla gola per non lasciarla mai più, Altman non ha però conosciuto subito il successo e la sua ascesa verso la ribalta è stata abbastanza lenta. Fu dopo aver lavorato nell’ombra per gran parte degli anni Cinquanta e Sessanta come realizzatore di pubblicità e regista televisivo che un colpo di fortuna nel 1970 lo portò a girare M*A*S*H, immergendo pubblico e critica nella visione cupa ma comica di uomini e donne ai margini della guerra e della sanità mentale. Da quel momento, la sua stella comincia a farsi strada nel mondo del cinema, alternando storie e generi e soffermandosi sul western (I compari, 1971), sull’horror e sulla schizofrenia (Images, 1972), sul noir (Il lungo addio, 1973), sulle ossessioni d’America (Nashville, 1975), su personaggi iconici ma appannati (Buffalo Bill e gli indiani, 1976), sull’animo femminile (Tre donne, 1977), sulla critica al rito fragile del matrimonio (Un matrimonio, 1978), su surreali personaggi dei cartoni animati (Popeye, 1980), sulla corruzione politica del governo Nixon (Secret Honor, 1984), sulla negligenza artistica (Vincent & Theo, 1990), sul culto della celebrità (I protagonisti, 1992), sul ruolo volubile del caso nelle vite umane (America oggi, 1993), sul jazz (Kansas City, 1996), sulle distruttive influenze di classe e potere (Gosford Park, 2001) e sul rimpianto per l’America pura (Radio America, 2006).

 

Ron Mann in Altman racconta tutto ciò ma non si ferma solo ai successi del regista. Ne ripercorre anche le occasioni mancate, i momenti più bassi della carriera e, inevitabilmente, le catastrofi, senza dimenticare gli aspetti della sua vita privata, a cominciare dagli anni dell’infanzia vissuti in maniera quasi privilegiata. Figlio di un venditore di assicurazioni con un debole per il poker, Altman è cresciuto a Kansas City sullo sfondo della Depressione e del Proibizionismo, conoscendo anche i timori legati alla Seconda guerra mondiale, prima di sposare l’amata Kathryn (conosciuta nel 1959) e avere da lei due figli, Robert e Matthew.

A far da collante all’intero film vi sono l’uso di materiali d’archivio, rare immagini e interviste di Altman, oltre che decine di interventi di alcuni degli attori che hanno avuto la fortuna di essere da lui diretti, dei collaboratori sul set e dei familiari (inclusa la vedova Kathryn).

 

Tra gli intervistati celebri troviamo: Paul Thomas Anderson (che ha lavorato come aiuto regista in Radio America), James Caan, Keith Carradine, Elliott Gould, Philip Baker Hall, Sally Kellerman, Lyle Lovett, Julianne Moore, Michael Murphy, Lily Tomlin, Robin Williams e Bruce Willis.

 

Altman (2014): Trailer originale Venezia 2014

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati