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Perdutamente tua

Regia di Irving Rapper vedi scheda film

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La recensione su Perdutamente tua

di luisasalvi
6 stelle

Il titolo originale Now, voyager è tratto da un verso della poesia "The Untold Want" (“il desiderio inespresso”) di Whitman, (“il desiderio inespresso mai vita né terra esaudì / Ora, viaggiatore, salpa a cercare e trova”). Insensata traduzione italiana.
Tipico melodramma strappalacrime diretto da Rapper, regista diligente ma abbastanza anonimo (vorrei mettere alla prova coloro che lo considerano “grande”: vedendo brevi spezzoni sconosciuti di film di vari autori un cultore di cinema riconosce subito i grandi, o anche il meno grande Sirk, per restare ai melodrammi; ma non credo che riconoscerebbe un Rapper); questa volta poi ha fatto alcune sviste poco spiegabili: il Cristo Redentor è sul monte Corcovado e non sul Pão de Açúcar, su cui oltretutto non si può salire in auto; l’autista del taxi parla prevalentemente in spagnolo, con poche parole in portoghese (non credo che abbiano modificato le parole del taxista nella versione che ho visto, in cui l’inglese è tradotto in italiano). Tutto l’episodio è stentato, di un forzato umorismo fuori posto. Il resto mi pare decoroso. Discreto Rains nella parte del dottor Jaquith e Gladys Cooper nel compito (forse non poi tanto difficile: da caratterista) di rendere odioso e tuttavia credibile il personaggio dispotico della madre di Charlotte; mediocri o addirittura scadenti gli altri, fra cui uno scialbo Henreid che con il suo nobile pedigree austroungarico affascinava gli americani (anche in Casablanca). Insomma, al film darei una scarsa sufficienza; ma l’ho già rivisto più volte e mi riprometto di vederlo ancora più volte per l’eccezionale interpretazione di Bette Davis, sempre pronta ad apparire brutta, ma qui in un ruolo che non le è tipico, di figura che si sacrifica per puro amore, senza cattiverie. L’evoluzione, con tutte le difficili sfumature, dal carattere di zitella spenta succube della madre e zimbello dei parenti a esaurita nervosa a sicura e infine anche bella incantatrice di uomini e affascinante anche per le donne, cordiale con tutti, dura ma amorevole con la madre terribile, tenera senza smancerie, infine materna con unz ragazzina sconosciuta, e tanto più quando scopre che è la figlia del suo grande amore… Bravissima: a lei darei cinque stelle, e grazie a lei sarei quasi tentato di darne quattro al film, che non le merita…  Bravo comunque anche Rapper nel presentarla brutta e grassoccia all’inizio: per la sua entrata in scena scendendo le scale sono inquadrate dapprima solo le gambe grassotte e informi, evidentemente di un’altra donna (“controgambe”, più che controfigura…), per poi presentare, con uno stacco, la figura di lei imbottita in un vestito imbottito che la ingrossa. 
Unica pecca di Davis, a gusto mio, unico cedimento popolarsentimentale, è il finalino che tutti citano commossi.

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