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La vita privata di Sherlock Holmes

Regia di Billy Wilder vedi scheda film

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La recensione su La vita privata di Sherlock Holmes

di alan smithee
10 stelle

locandina

La vita privata di Sherlock Holmes (1970): locandina

A fine '800 Sherlock Holmes, in un periodo di stanca da indagini e misteri incalzanti protesi a fargli aguzzare l'ingegno, si ritrova a dover gestire una quotidianità che mal sopporta, sotto lo sguardo critico, e talvolta sconcertato, del suo amico di sempre, Dott. Watson.

Scampato per un soffio il pericolo di un matrimonio combinato con una famosa étoile della celebre compagnia di ballo russa, riuscendo a convincere l'interessata solo dopo essersi praticamente dichiarato omosessuale ed aver compromesso anche lo scandalizzato convivente Watson, l'abile investigatore viene finalmente coinvolto in un nuovo caso in grado di catturare il proprio interesse.

 

Geneviève Page, Robert Stephens

La vita privata di Sherlock Holmes (1970): Geneviève Page, Robert Stephens

Il ritrovamento di una misteriosa donna quasi annegata tra le acque del Tamigi, ritrovata in preda a completa amnesia, aggredita e in cerca del marito scomparso, si rivela finalmente un caso degno del celebre investigatore privato.

Le indagini di Holmes conducono i due amici nella suggestiva località di Loch Ness, nel cui lago si favoleggia da sempre la presenza di una creatura mostruosa. Sarà lì che Holmes sfaterà l'esistenza del mito tanti tenuto, troverà il corpo del marito scomparso, e se la vedrà faccia a faccia col suo misterioso fratello agente segreto.

 

Colin Blakely, Robert Stephens, Geneviève Page

La vita privata di Sherlock Holmes (1970): Colin Blakely, Robert Stephens, Geneviève Page

Sotto la direzione di un Billy Wilder geniale e scatenato come nei suoi momenti più ispirato, La vita privata di Sherlock Holmes si trasforma in un giallo spumeggiante che vira alla commedia esilarante, soprattutto quando la sfera privata dell'ironico investigatore tutto certezze ed aplomb fa vendere, si scontrerà con le abitudini più tradizionaliste, se vogliamo bigotte, del trasalito e sconcertato Watson, il cui diario di vita destinato ai posteri costituisce il canovaccio da cui inizia questo esilarante, divertentissimo ed incalzante racconto cinematografico.

Wilder si circonda di un in cast che, pur tralasciando star di prima grandezza da cui il gran regista austriaco naturalizzato statunitense è quasi sempre stato prescelto, si rivela ottimale ed azzeccato. Robert Stephens possiede il pertinente aplomb civettuolo e anglosassone in grado di rendere esilarante la propria versione del celebre investigatore londinese.

Colin Blakely, Robert Stephens

La vita privata di Sherlock Holmes (1970): Colin Blakely, Robert Stephens

Colin Blakely nel ruolo di Watson gli fa da adeguato, irresistibile contraltare nei panni di uno Watson meno succube del solito e spesso predisposto a rimanere deluso o scandalizzato dai metodi che Holmes utilizza sia per risolvere i suoi complicati casi investigativi, sia le sue tormentate vicissitudini in materia di confidenze ed affetti.

Wilder anticipa tematiche per quei tempi quasi scandalose, come la presunta omosessualità orgogliosamente ostentata di Holmes.

Vedute coraggiose ed originali che hanno tuttavia ostacolato non poco il bellissimo ed esilarante film, sottoposto in fretta e furia a tagli di censura degni di verve proprie mutilazioni.

La vita privata di Sherlock Holmes risulta, nonostante ciò, un'opera miliare in capo ad un cineasta che, al pari di pochi altri, non ha quasi mai sbagliato un film, tendendosi protagonista di un percorso artistico esemplare lungo quasi un cinquantennio di attività.

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