Espandi menu
cerca
I duellanti

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 315
  • Post 214
  • Recensioni 6410
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su I duellanti

di alan smithee
8 stelle

locandina

I duellanti (1977): locandina

"Prima che la guerra cancelli tutto, ti chiedo: perché vi siete battuti?

-lo chiedi a nome della cittadinanza? Diciamo....per una schermaglia cavalleresca.

Ma sai...in fondo non lo so bene neppure io "

Nell'anno 1800, durante l'espansione imperialistica di Napoleone, il giovane ufficiale Armand D'Hubert (Keith Carradine) si offre per andare a recapitare ad un suo parigrado, il focoso Gabriel Feraud (un sanguigno Harvey Keitel) un avviso di convocazione, dopo che quest'ultimo ha impunemente sfidato a duello un parente prossimo del sindaco di Strasburgo, ferendolo gravemente.

Anziché considerarlo un neutro ambasciatore, il Feraud considera l'approccio del suo collega offensivo, al punto da ritenersi leso nell'onore, e per quersto decide di sfidare pure lui a duello.

Sarà l'inizio di una sfida senza fine, che non arriverà mai veramente a concludersi, e che si perpetrerà per oltre quindici anni, segnando, tra l'altro, il passaggio dall'arma bianca alla polvere da sparo, che tuttavia non riuscirà a trovare un vincitore ed un vinto in via definitiva.

Intanto i due faranno carriera, D'Hubert riuscirà anche a sposarsi felicemente, mentre il suo sfidante resterà sempre solo e rancoroso, animato solo da quella sfida senza fine che li vedrà continuamente incrociare ognuno la strada dell'altro, persino nelle ghiacciate lande della disastrosa campagna napoleonica in Russia del 1811.

 

Keith Carradine

I duellanti (1977): Keith Carradine

 

Il duello perenne, che ferirà entrambi i contendenti lasciando segni indelebili sui loro corpi più di quelli del campo di battaglia, non sarà la soluzione definitiva di un duello che si risolverà del tutto solo con una sconfitta morale. E l'onore, l'orgoglio, si rivelano già da subito la vera causa dello scontro, nonché, a livello universale, l'origine del male e di tutte le guerre che hanno travolto il corso della storia umana sul pianeta.

Dopo una lunga esperienza in campo pubblicitario assieme ad altri nomi che diventeranno famosi come Ala Parker, Hugh Hudson, ed il fratello Tony, Ridley Scott esordisce quarantenne, dunque relativamente tardi come regista di un film a soggetto.

Ma l'esperienza maturata sul set degli spot pubblicitari anche assai famosi di cui fu autore, gli serv^ assai come scuola e I duellanti sembra, a tutti gli effetti, il film riuscito e perfetto che sta al culmine dell'esperienza artistica di un regista.

 

Keith Carradine, Harvey Keitel

I duellanti (1977): Keith Carradine, Harvey Keitel

Keith Carradine, Harvey Keitel

I duellanti (1977): Keith Carradine, Harvey Keitel

 

La maniacalità delle inquadrature perfette, gli sfondi quasi pittorici, sono parte integrante e sostanza di un film la cui storia è adattata piuttosto fedelmente da un racconto del 1908 del grande scrittore Joseph Conrad (Lord Jim, Cuore di tenebra, Nostromo, per citare alcuni tra i suoi più noti romanzi).

Ma Scott ci mette del suo e filma con una maestria che rende I duellanti una delle più sorprendenti opere prime di sempre, e che lancerà il suo autore nell'olimpo degli autori americani da fine anni '70 ai nostri giorni.

Il cast, oltre ai già citati, bravissimi protagonisti, riconosciamo altri attori importanti della cinematografia e del teatro inglese, come Albert Finney (Joseph Fouché), Edward Fox, Tom Conti, mentre, nel ruolo della giovane moglie del protagonista, troviamo la solare Cristina Raines.

"Mi avete tenuto alla vostra mercé per quindici anni. Non farò più ciò che voi pretendete da me. Per il codice cavalleresco la vostra vita da questo momento mi appartiene. Ne convenite vero? E io semplicemente vi dichiaro morto. In tutti i rapporti con me mi farete il favore di comportarvi come foste defunto.

Ho subito troppo a lungo il vostro concetto dell'onore. Ora voi subirete il mio".

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati