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Il brigante Musolino

Regia di Mario Camerini vedi scheda film

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La recensione su Il brigante Musolino

di mm40
6 stelle

Soggetto di Leonviola-Monicelli-Steno; sceneggiatura di Brusati, Camerini, Perilli, Talarico, De Concini; produce De Laurentiis e si sente, perchè i grandi nomi non mancano. Un prodotto di buona fattura grazie anche alla regia dell'esperto Camerini, che dopo l'infelice era dei telefoni bianchi aveva già messo in scena - fra le altre cose - un'ambiziosa versione dei Promessi sposi e il romanzo di Puskin La figlia del capitano, peraltro sempre con Nazzari protagonista, mostrando perciò una discreta propensione verso le storie d'avventura e d'azione. Qui, in questo Brigante Musolino, qualcuno parlò addirittura di prodromi del western: nulla da eccepire, poichè sostanzialmente la vicenda si riassume nel ragionato percorso di vendetta di un antieroe, percorso nettamente improntato al 'duello finale'. Nazzari, curiosamente, in quello stesso anno impersonava anche un altro malvivente di larga fama, quel Fra' Diavolo che era protagonista di Donne e briganti di Soldati; come a 'riparare' idealmente, due anni più tardi combatterà fieramente Il brigante di Tacca del lupo nell'omonimo film di Germi. Fra gli altri nomi di buon livello coinvolti nella pellicola troviamo Silvana Mangano e Umberto Spadaro fra i protagonisti; Arnoldo Foà in una parte minore; Aldo Tonti che si occupa della fotografia; Flavio Mogherini per le scenografie; le musiche sono infine di Enzo Masetti (già con De Sica, Blasetti, Coletti, Gentilomo). Il ritmo c'è, Nazzari è indiscutibile in un ruolo che non può prescindere dalla sua fascinosa presenza, il finale amaro è necessario per non correre il rischio di simpatizzare eccessivamente per il delinquente protagonista; ci furono perplessità sulla veridicità dei fatti narrati e partirono dalle accuse dello stesso Musolino, che vide questo film e se ne dissociò completamente, tanto da convincere gli autori a inserire una didascalia al termine della storia che spiega come le faccende qui raccontate si limitino a prendere spunto dalla realtà, ma non la rappresentino con alcuna pretesa di fedeltà. 6/10.

Sulla trama

Il bracciante Musolino, nella Calabria fra XIX e XX secolo, finisce in carcere per un omicidio mai commesso: la sua colpa era quella di amare la ragazza amata anche da un mafioso. Evade e si vendica del suo potente rivale, per poi prendere atto dell'ineluttabilità del suo destino.

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