Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Il primo lungometraggio di Zurlini è tratto da un romanzo di Pratolini, adattato per il cinema dalla rinomata coppia (formatasi però da poco) Benvenuti-De Bernardi. Fra l'altro il regista e lo scrittore si reincontreranno qualche anno dopo per Cronaca familiare. Questa delle Ragazze di San Frediano è ad ogni modo una storia leggera, senza troppe pretese, con una struttura narrativa lineare ed una morale semplice semplice: fare i furbi alla lunga non conviene e le menzogne si pagano, prima o poi. Siamo d'altronde in vena di neorealismo rosa, ovvero storielle popolari a sfondo sentimentale, solitamente con lieto fine (e in fondo la punizione di Bob/Andrea non è che questo). Non c'è molto altro, se non la buona presenza in scena degli attori, tutti piuttosto giovani e molti dei quali destinati a lasciare una traccia del loro passaggio nel cinema nostrano: Antonio Cifariello, Rossana Podestà, Giovanna Ralli. Curiosa l'ironica presentazione in forma di didascalia scritta: Bob non è un soprannome scelto a caso, per il protagonista, ma si tratta di un modo in cui in quegli anni realmente venivano chiamati a Firenze i giovanotti come lui, bellocci e prestanti, in riferimento all'attore Robert Taylor. 6/10.
San Frediano (Firenze). Bob (in realtà Andrea) non ha una ragazza: ne ha cinque e mantiene tutte e cinque le relazioni contemporaneamente, seppure a fatica. Ad una promette il matrimonio dopo un lungo tira e molla, con un'altra, poco più grande di lui, ha una relazione senza particolare impegno; un'altra ancora minaccia il suicidio... La ragnatela di Bob, inevitabilmente, crollerà.
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