Regia di Frédéric Mermoud vedi scheda film
Cosa non si farebbe per un figlio. Specialmente se quattordicenne e morto in un tragico incidente d'auto. Ne sa qualcosa Diane (Devos), che non si rassegna alla rapida archiviazione del caso da parte della magistratura, con imputazione verso ignoti. Dopo avere assoldato un detective che rintraccia l'auto della donna (il cui colore dà il titolo originale al film) che, a detta di un testimone, avrebbe investito il ragazzino a Losanna, Diane entra nella vita della presunta responsabile (Baye), una garbata profumiera con più di un dolore nascosto, e in quella del suo compagno (Clavel), sconvolgendole. Ma scoprendo anche una verità inaspettata.
Tratto da Moka, romanzo di Tatiana de Rosnay, il film dello svizzero Frédéric Mermoud, qui al suo secondo lungometraggio, rimane per un'ora e mezza in equilibrio tra dramma psicologico e nervature thriller, imperniandosi su un confronto tra donne che è una partita a scacchi con sorprese. Qualche deviazione onirica e alcuni elementi implausibili tolgono spessore a un revenge movie che avrebbe avuto tutti i crismi del melodramma teso, indiscutibilmente memore della lezione di Chabrol.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta