Espandi menu
cerca
Little Men

Regia di Ira Sachs vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 316
  • Post 214
  • Recensioni 6406
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Little Men

di alan smithee
6 stelle

Il buon regista Ira Sachs prosegue il suo viaggio intimo tra le pieghe della famiglia, anzi di due, in questo caso: due nuclei che lottano per mantenere inalterati i propri tenori di vita e la propria dignità: a volte, come in questo caso, perdendo di vista i principi di base che loro stessi hanno inteso insegnare alla propria (assennata) prole.

La saggezza spontanea e naturale di certi bambini salverà il mondo.

Alla morte dell’anziano capostipite, proprietario di un appartamento con annesso negozio nel quartiere storico di Brooklyn, i due figli prendono possesso dei beni con l’intenzione di gestirli al meglio, essendo entrambi bisognosi di liquidi. Conduce le trattative il figlio del defunto, un attore teatrale di produzioni low budget, che prende possesso dell’appartamento assieme a moglie e figlioletto, cercando di contattare la sarta che da anni è inquilina del negozio sottostante.

Costei ha un figlio della stessa età del ragazzo del suo nuovo proprietario: i due diventano amici molto intimi, e quando la situazione che degenera in capo ai due contendenti adulti (la sarta che non può pagare un affitto pari al triplo, e i proprietari che non intendono cedere al rinnovo del contratto a quella cifra, ad entrambi necessaria), i due ragazzi si uniscono ancora in modo più solidale in una protesta silenziosa che li induca alla ragionevolezza e al buon senso.

Ira Sachs prosegue il suo viaggio intimo tra le pieghe di una famiglia, anzi due in questo caso, che lottano per mantenere inalterati i propri tenori di vita e la propria dignità: a volte, come in questo caso, perdendo di vista i principi di base che loro stessi hanno inteso insegnare alla propria prole.

Bello ed intenso il rapporto tra i due adolescenti, estroverso e sessualmente estroverso l’uno, tanto quanto timido, impacciato e quasi assessuato o femmineo il secondo: una diversità di carattere, di atteggiamento, di personalità che tuttavia li unirà in una amicizia solidale che andrà oltre i reciproci vincoli di appartenenza, in una sfida personale che rimane un percorso intimo, ma dal valore quasi eroico.

Tra gli attori coinvolti, tutti in parte, riconosciamo Greg Kinnear, Jennifer Ehle, la coppiamarito e moglie, mentre la contendente affittuaria ha il volto e le sembianze della nota e brava attrice cilena Paulina Garcia, la “Gloria” del celebre film di un paio di stagioni orsono: ottima attrice sulla sessantina, che tuttavia qui stride per credibilità anagrafica, come madre di un ragazzino tredicenne.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati