Regia di Salvatore Samperi vedi scheda film
Un titolo scelto da Samperi, a detta sua, non solo per il tema del film ma per lo scandalo con cui era stato trattato il film di Bertolucci Ultimo tango a Parigi, che fu bruciata la copia pubblicamente. Una santificazione degli intenti? Non so, potrebbe essere scambiata per una visibilità e contestazione egocentrica e narcisistica, e forse lo era. Il film nasce sempre dalla collaborazione con Jemma, qui viene coinvolta l’attrice Lisa Gastoni, che a suo tempo aveva giurato di non fare più film con Samperi; regista e attrice devono il loro successo al film di esordio Grazie Zia, che fece scandalo, e magari sopravvalutato essendo nato in un contesto particolare sessantottino, dove Bellocchio aveva aperto le porte per un cinema diverso. La Gastoni dopo essere passata ai film di qualità con prodotti firmati da Lizzani e Puccini, rimase ancorata ad un cinema soft porno, che la catalogò in maniera definitiva e dove lei affondò, non so se in maniera voluta o costretta, comunque ne assorbì tutte le possibilità di ruoli che portavano allo stesso risultato, iniziato proprio con Grazie Zia. Ormai siamo ai limiti di età e di possibilità credibili e quindi Samperi approfittò per mettere sul mercato una storia come questa. Una Madame Bovary riadattata in maniera sado maso, una falsa contestazione politica e sociale che porta avanti un inadatto Nero, che ha una guida nel regista molto leggera, e di conseguenza le sue doti naturali non gli permettono di andare nel percorso giusto. Una storia irritante che gioca sulla sensualità per proporre un piatto forte, ma senza regole ben dosate, da far si che il successo non arrivi, come il regista si sarebbe aspettato. La voglia di scandalizzare si rivolta, e va a cozzare contro un tema scomodo, ma anche gestito in maniera discontinua, che si basa solo su scene di esposizione scandalistica ed il pubblico non rispose, per la Gastoni fu senz’altro la conferma di un declino che andò sempre peggio sfociando nello squallore.
una storia morbosamente voluta
era un po' fissato su certe idee, qui sembra un morbo
irritante e non adatto
ce la mette tutta e magari ci credeva, ma il risultato non regge
il marito e padre assente non si capisce bene il perché
è brava, ma indipendentemente dal film
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