Regia di Vito Palmieri vedi scheda film
Sentito e sicuramente non banale cortometraggio-omaggio al cantautore bolognese Lucio Dalla, scomparso pochi mesi prima. I ragazzi che interpretano il film sono tutti attori non professionisti, scelti dal regista in una scuola locale. VOTO: 7
Su assist del co-utente Cherubino ho potuto qualche giorno fa vedere online il cortometraggio “Anna bello sguardo”. Se la frase che da il nome al film vi suona familiare è perché è quella con cui inizia una famosa strofa della canzone “Anna e Marco”, grande successo firmato Lucio Dalla del 1979. E infatti trattasi di un omaggio, certamente sentito e sicuramente non banale, al noto cantautore bolognese scomparso nel 2012. Il regista è Vito Palmieri, barese di nascita ma bolognese di adozione, che reclutò gli attori protagonisti del corto, tutti giovanissimi non professionisti, nella locale scuola “Testoni Fioravanti”. E se la sono cavata benissimo. Il plot gira intorno al personaggio di Alessio, grande amante del basket ma troppo basso per sperare, non dico in una carriera nella gloriosa Virtus Bologna, ma anche solo per essere ammesso nel campetto dove giocano i suoi coetanei più alti e muscolosi. Il tutto portato avanti con mano davvero leggera dal regista, una mano così delicata come quella che Gus Binelli appoggia sulla spalla del cantante, buoni cinquanta centimetri più basso di lui, nell'ormai iconico scatto fotografico dei primi anni '80, quando cioè Dalla era all'apice del successo.
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