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Drown

Regia di Dean Francis vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Drown

di alan smithee
4 stelle

Un capo-branco spodestato del suo ruolo da un sofisticato suo coetaneo, che mostra tranquillamente le proprie tendenze sessuali, e lo batte in una gara di forza e potenza. Odio e attrazione inconfessabile in un duello-vendetta in cui la coscienza finisce per avere la meglio sull'istinto cieco e rancoroso.

ZE FESTIVAL, NICE 2016

La rivalità, la competizione, il senso di sfida, l’orgoglio: minacce che tendono a logorare, soprattutto psicologicamente, lo stato d’animo di un atletico bagnino australiano di nome Len, consapevole della propria avvenenza, di carattere dominante, nonché campione incontrastato da anni di un trofeo di sport combinati che si tiene nella spiaggia presso cui lavora.

Tutto bene fino al giorno in cui si presenta al lavoro un nuovo assunto: Phil, bello e biondo pure lui, atletico, tenace, e per di più dichiaratamente omosessuale: durante la competizione il nuovo arrivato gli soffia la vittoria, e per Len la sfida diviene inevitabile.

L’ex campione invita il vincitore ad una serata di bevute assieme ad altri suoi complici, lo fa ubriacare, e lo porta in spiaggia meditando una vendetta terribile.

Ma proprio su quella spiaggia Len visse un’esperienza unica, drammatica ma pure formativa: quello di aver incontrato in mare aperto una donna che, nuotando verso l’infinito, lo bacia in bocca con una sconvolgente intimità prima di procedere il suo percorso destinato verso gli abissi.

La paura di accettarsi per quelli che sono i propri sentimenti e le proprie attitudini, sessuali ma non solo, l’incapacità di reggere psicologicamente un confronto: temi importanti e molto attuali, che il film affronta in modo un po’ disordinato, preferendo ammiccare sulle solite situazioni relative all’amicizia virile, alle confidenze tra maschi, al desiderio sopito che genera mostri e devasta il cervello rendendoci belve fameliche di vendetta.

Tanti spunti sprecati in una direzione troppo accelerata che ci tuffa dentro un lungo videoclip che non sa risultare efficace e si perde nella contemplazione di corpi di gomma.

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